21 agosto 2014 11:45

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*Attenzione, il video contiene immagini violente. *

La polizia di St. Louis ha diffuso un video dell’assassinio di Kajieme Powell, un afroamericano di 25 anni ucciso da due agenti il 19 agosto. Powell è stato ucciso con vari colpi di arma da fuoco a pochi chilometri da Ferguson, la cittadina del Missouri dove migliaia di persone sono scese in strada negli ultimi dieci giorni per chiedere giustizia per la morte di Michael Brown, un diciottenne afroamericano che il 9 agosto è stato ucciso da Darren Wilson, un agente bianco.

Il video, spiega l’Huffington Post, contraddice in modo sostanziale la versione data dalla polizia subito dopo la diffusione della notizia. Secondo la versione del dipartimento di St. Louis, il gestore di un negozio aveva chiamato il 911 perché sospettava che Powell avesse rubato bevande e ciambelle. Un’altra donna si era rivolta alla polizia per dire che aveva visto un uomo comportarsi in modo strano per strada. Due agenti a bordo di un suv avevano preso la chiamata e ed erano arrivati sul posto. Una volta lì avevano visto un uomo camminare verso di loro brandendo un coltello. Dopo avergli intimato di fermarsi e di lasciar cadere il coltello, e considerato che Powell era arrivato a un metro da loro, non avevano avuto altra scelta che abbatterlo.

Il video mostra che le cose sono andate diversamente: quando gli agenti arrivano sul posto, Powell si muove lentamente verso di loro, le sue braccia sono basse e le mani lungo i fianchi e, soprattutto, gli agenti cominciano a sparare quando l’uomo è ancora a vari metri dalla macchina e meno di 15 secondi dopo il loro arrivo. Non si capisce se Powell ha effettivamente un coltello in mano, in ogni caso non sembra rappresentare una minaccia per gli agenti né tanto meno per i passanti, e la reazione della polizia – almeno 9 colpi sparati da distanza ravvicinata – è evidentemente sproporzionata.

Intervistato dalla Cnn, Sam Dotson, il capo della polizia di St. Louis, ha difeso i due agenti che hanno sparato. Quando gli hanno chiesto se i due agenti avrebbero potuto usare un altro modo, per esempio un Taser, per neutralizzare Powell, Dotson ha risposto: “Il Taser era un’opzione, ma non è sicuro al centro per cento. C’è un uomo che viene verso di te, non ascolta i tuoi ordini e continua a camminare dicendo ‘sparatemi adesso, uccidetemi adesso’. In quel caso, se il Taser non funziona, quella persona può avvicinarsi e ferire l’agente”. E ha concluso: “In una situazione di pericolo letale, hanno usato delle misure letali”.

Alessio Marchionna lavora a Internazionale dal 2009. È l’editor degli Stati Uniti. È su twitter: @alessiomarchio

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