Johannesburg

Dopo le fiamme

Due donne si disperano dopo l’incendio che il 31 agosto ha distrutto un edificio residenziale di Johannesburg, il principale centro economico del Sudafrica e dell’Africa... Leggi

Manifestazione contro le violenze xenofobe in Sudafrica

A Johannesburg sono attese almeno trentamila persone per una manifestazione in solidarietà con le vittime delle violenze xenofobe in Sudafrica. Nelle ultime settimane, negli attacchi contro gli immigrati a Durban e nelle township di Johannesburg, sono rimaste uccise sei persone. Per dimostrare che il governo si sta occupando della questione, Zuma ha schierato l’esercito nella township di Alexandra e in diverse zone del Kwa-Zulu Natal.

Sono più di 350 gli stranieri uccisi dal 2008, secondo il Centro delle migrazioni africane dell’università di Witwatersrand. E la maggioranza di questi crimini è rimasta impunita.

Militari nelle township sudafricane dopo le violenze xenofobe

Il governo del Sudafrica ha deciso di schierare l’esercito nella township di Alexandra a Johannesburg e in diverse zone del Kwa-Zulu Natal per contrastare l’ultima ondata di violenze xenofobe. “L’esercito avrà una funzione deterrente contro i criminali, è la nostra ultima risorsa”, ha annunciato il ministro della difesa, Nosiviwe Mapisa-Nqakula.

Il ministro ha dato notizia dell’aggressione armata subita da una coppia dello Zimbabwe lunedì sera, soltanto poche ore dopo l’accoltellamento a morte di un mozambicano di 35 anni, sempre ad Alexandra. Gli assalti contro stranieri si sono intensificati da quasi tre settimane, con altri sei morti, in alcuni quartieri di Durban nel Kwa-Zulu Natal e nella capitale commerciale sudafricana.

Nelle tenebre con Roger Ballen

Un video che racconta il nuovo libro del fotografo statunitense. Leggi

Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Sostieni Internazionale
Vogliamo garantire un’informazione di qualità anche online. Con il tuo contributo potremo tenere il sito di Internazionale libero e accessibile a tutti.