Mezzogiorno

La schiavitù operaia in Italia vale due euro l’ora

Nonostante non avesse ancora compiuto sedici anni, Giovanna Curcio lavorava in un materassificio clandestino a Montesano sulla Marcellana. Il 5 luglio del 2006 era arrivata puntuale, quando scoppiò l’incendio era alla macchina da cucire. Nel film di Andrea D’Ambrosio, Due euro l’ora, si racconta la sua storia e si mette in luce la normalità della schiavitù operaia in un pezzo di Mezzogiorno. Leggi

Nel sud d’Italia senza giustizia e senza ferrovia

Inutile affannarsi a chiedere informazioni in comune, superfluo bussare all’ufficio del giudice di pace, unico sopravvissuto alla spending review in questo avamposto dell’Alta Irpinia a 870 metri sul livello del mare. La risposta che nessuno riesce a fornire, a Sant’Angelo dei Lombardi, è la più scontata di tutte: per entrare nell’ex tribunale basta avvicinarsi all’ingresso principale e spingere la porta. Leggi

La questione meridionale non è mai finita

La questione meridionale è stata sempre l’altra faccia della storia unitaria e, negli ultimi decenni, della storia repubblicana. Ma da almeno un ventennio si assiste alla progressiva scomparsa della parola “sud” dalle agende dei governi. Anche per il premier Matteo Renzi tale parola evoca un certo fastidio: una sorta di cubo di Rubik irrisolvibile che è meglio riporre nel cassetto. Leggi

Il sud Italia cresce la metà della Grecia.
Il sud Italia cresce la metà della Grecia. L’ha rivelato l’associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno (Svimez), in uno studio secondo cui nel 2014 sei famiglie meridionali su dieci hanno guadagnato meno di 12mila euro annui, contro il 28,5 per cento del centro nord. La differenza del pil pro capite tra sud e nord è del 53,7 per cento: un divario così ampio non si registrava da 15 anni.
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