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C’è un “consistente rallentamento” dell’epidemia dell’ebola in Africa occidentale. Lo ha affermato il responsabile dell’Organizzazione mondiale della sanità Bruce Aylward durante una conferenza stampa a Ginevra, in cui ha esortato la comunità internazionale ad aumentare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo di fermare l’epidemia.
“Siamo in una situazione diversa rispetto a due mesi fa, i progressi sono stati impressionanti, soprattutto per il lavoro delle organizzazioni non governative e delle comunità locali”, ha affermato.
“Questo sforzo si è tradotto in un rallentamento consistente dell’epidemia. Il fatto però che siamo sulla buona strada non è sufficiente, perché i risultati raggiunti oggi servono solo a rallentare l’epidemia, non a fermarla”, ha detto.
La conferenza stampa è stata organizzata a due mesi dal lancio del piano delle Nazioni Unite che prevedeva entro il 1 dicembre di aver individuato e trattato il 70 per cento dei pazienti malati di ebola in Africa occidentale.
In termini di pazienti trattati Liberia e Guinea sono riusciti a raggiungere l’obiettivo, mentre in Sierra Leone l’obiettivo non è stato raggiunto in un paio di distretti. Bbc
Sono 5.160 i morti provocati dall’epidemia di ebola e 14.098 i casi secondo l’ultimo bilancio dell’Organizzazione mondiale della sanità. Afp
Sono 4.950 i morti causati dall’ebola, i casi di contagio sono 13.241. Lo dichiara l’Organizzazione mondiale della sanità in una conferenza stampa. Afp
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha nominato Matshidiso Rebecca Moeti come nuova dirigente della sezione africana dell’agenzia. L’organizzazione è stata al centro di molte polemiche per come ha gestito la diffusione dell’epidemia di ebola in Africa occidentale. Reuters
L’epidemia di ebola ha ucciso 4.951 persone, i casi sono stati 13.567 e i paesi coinvolti sono otto. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa l’Organizzazione mondiale della sanità.
I paesi più colpiti dalla malattia sono la Guinea, la Sierra Leone e la Liberia, ma ci sono stati casi anche in Senegal, Nigeria, Spagna, Stati Uniti e Mali.
La bambina di due anni malata di ebola in Mali è stata in contatto con 141 persone, secondo le autorità. Sono state rintracciate e messe in quarantena 57 persone nel paese.
In Spagna è finito il primo periodo di quarantena per gli 83 operatori sanitari che hanno avuto contatti con l’infermiera malata di ebola. Reuters
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