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Il morbillo preoccupa l’Oms

Morbillo L’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato l’allarme sulla rapida diffusione del morbillo nel mondo. Nel 2023 sono stati confermati trecentomila casi,... Leggi

Cosa scopriremo nel 2024

Dalle missioni lunari alla massa dei neutrini, ecco gli appuntamenti e i progetti scientifici più importanti dell’anno che è appena cominciato Leggi

Le lezioni della pandemia

Il 30 gennaio 2020 l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva dichiarato che l’epidemia di covid-19 era un’emergenza sanitaria pubblica internazionale. Oggi,... Leggi

Le origini della pandemia

La pandemia di covid-19 è stata probabilmente causata dalla fuoriuscita non intenzionale di un virus da un laboratorio cinese. Lo scrive il Wall Street Journal basandosi... Leggi

La battaglia tra Cina e Stati Uniti sull’Oms

Il documentario del giornalista francese Pierre Haski ricostruisce la crisi dell’Organizzazione mondiale della sanità nel periodo della pandemia e dell’aggravarsi della rivalità tra Washington e Pechino. Leggi

Il virus zika potrebbe arrivare in Europa in estate.
Il virus zika potrebbe arrivare in Europa in estate. Un nuovo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità valuta la possibilità che il virus si diffonda in Europa tra la tarda primavera e l’estate. In generale si parla di un rischio basso o moderato ma nel rapporto l’Oms invita i paesi più esposti a seguire dei protocolli che possono prevenire il focolaio o arrestarne l’espansione. Nella classificazione dell’Oms i luoghi ad alto rischio sono le coste russa e georgiana sul mar Nero e l’isola di Madeira. Praticamente in tutti i paesi che affacciano sul Mediterraneo, Italia compresa, e sul mar Nero il rischio è moderato.
Servono altri quattro milioni di dollari per fermare il virus zika.
Servono altri quattro milioni di dollari per fermare il virus zika. Lo riferisce l’Organizzazione mondiale della sanità. Al momento lo zika è presente in 38 paesi e territori. In Brasile, a Panamá e a Capo Verde sono stati riportati casi di microcefalia probabilmente collegati al virus, mentre in Colombia sono in corso accertamenti. In dodici paesi sono aumentati i casi di sindrome di Guillain-Barré, che potrebbe essere sempre una conseguenza dell’infezione da zika.
Per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) l’epidemia di virus zika è un’emergenza mondiale.
Per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) l’epidemia di virus zika è un’emergenza mondiale. L’Oms ha definito l’epidemia di zika “un’emergenza di portata mondiale per la sanità pubblica” e ha invitato la comunità internazionale a prendere atto della situazione. Sono emerse prove che il virus, trasmesso dalle zanzare, può provocare malformazioni nei neonati e problemi neurologici negli adulti. È la quarta volta che l’Oms decreta un tale stato di emergenza. In precedenza l’aveva fatto per influenza H1n1, poliomielite ed ebola.
L’Oms crea una squadra di esperti per contrastare il virus zika.
L’Oms crea una squadra di esperti per contrastare il virus zika. Secondo Margaret Chan, direttrice dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il virus è diventato “una minaccia di proporzioni allarmanti”. Il team d’emergenza si riunirà per la prima volta il 1 febbraio per decidere se contrastare la malattia nello stesso modo in cui si è combattuta l’ebola. Secondo l’Oms, in Brasile sono state contagiate 1,5 milioni di persone e nei prossimi mesi ci saranno tra i tre e i quattro milioni di casi nelle Americhe. Sono emerse prove che il virus, trasmesso dalle zanzare, può provocare malformazioni nei neonati e problemi neurologici negli adulti. Nel frattempo sono stati segnalati 31 casi negli Stati Uniti.
L’Organizzazione mondiale della sanità lancia l’allarme sull’inquinamento globale.
L’Organizzazione mondiale della sanità lancia l’allarme sull’inquinamento globale. La qualità dell’aria nelle grandi città continua a peggiorare, è la causa della morte di milioni di persone e rischia di stravolgere i servizi sanitari in tutto il mondo. Il monito dell’Oms anticipa il rapporto sull’inquinamento in duemila città che l’organizzazione pubblicherà a febbraio.
Terminata l’epidemia di ebola in Sierra Leone
Terminata l’epidemia di ebola in Sierra Leone. Lo ha dichiarato l’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms), perché non ci sono contagi da 21 giorni. L’Oms considera domato il virus anche in Liberia, mentre si registrano ancora casi in Guinea. Nei tre paesi sono morte più di 11.300 persone per l’epidemia scoppiata nel 2013, la più grave dall’identificazione del virus in Africa centrale nel 1976.
Le carni lavorate come il prosciutto e la pancetta sono cancerogene
Le carni lavorate come il prosciutto e la pancetta sono cancerogene. Lo afferma l’International agency for research on cancer (Iarc) dell’Organizzazione mondiale della salute (Oms), che le ha inserite nella lista degli alimenti pericolosi. Le carni rosse non lavorate sono entrate nella lista degli alimenti “probabilmente cancerogeni”.
Due nuovi casi di ebola in Guinea
Due nuovi casi di ebola in Guinea. L’ha confermato l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Una persona ha contratto il virus nella città di Forécariah, l’altra nella capitale Conakry. Sono i primi casi delle ultime due settimane in Africa occidentale.
È stata la prima settimana senza nuovi casi di ebola nel mondo.
È stata la prima settimana senza nuovi casi di ebola nel mondo. L’Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato che, nella settimana terminata il 4 ottobre, non c’è stato alcun caso confermato dell’epidemia. Non accadeva dal mese di marzo del 2014. Dalla fine del 2013 quasi 28mila persone sono state infettate e oltre undicimila sono morte per aver contratto il virus tra Guinea, Sierra Leone e Liberia.
Trovato un vaccino efficace contro il virus dell’ebola.
Trovato un vaccino efficace contro il virus dell’ebola. L’ha detto l’Organizzazione mondiale della sanità in una conferenza stampa a Ginevra. Uno dei vaccini in sperimentazione in Guinea ha mostrato il 100 per cento di efficacia. È stato scoperto dall’istituto di sanità pubblico canadese e sviluppato dalla multinazionale Merck and NewLink Genetics. In Guinea, Sierra Leone e Liberia circa 28mila persone sono state infettate e oltre 11mila sono morte dal dicembre 2013.
Rallenta la diffusione dell’ebola

C’è un “consistente rallentamento” dell’epidemia dell’ebola in Africa occidentale. Lo ha affermato il responsabile dell’Organizzazione mondiale della sanità Bruce Aylward durante una conferenza stampa a Ginevra, in cui ha esortato la comunità internazionale ad aumentare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo di fermare l’epidemia.

“Siamo in una situazione diversa rispetto a due mesi fa, i progressi sono stati impressionanti, soprattutto per il lavoro delle organizzazioni non governative e delle comunità locali”, ha affermato.

“Questo sforzo si è tradotto in un rallentamento consistente dell’epidemia. Il fatto però che siamo sulla buona strada non è sufficiente, perché i risultati raggiunti oggi servono solo a rallentare l’epidemia, non a fermarla”, ha detto.

La conferenza stampa è stata organizzata a due mesi dal lancio del piano delle Nazioni Unite che prevedeva entro il 1 dicembre di aver individuato e trattato il 70 per cento dei pazienti malati di ebola in Africa occidentale.

In termini di pazienti trattati Liberia e Guinea sono riusciti a raggiungere l’obiettivo, mentre in Sierra Leone l’obiettivo non è stato raggiunto in un paio di distretti. Bbc

Sono 5.160 i morti provocati dall’epidemia di ebola, i casi sono 14.098, secondo l’ultimo bilancio dell’Organizzazione mondiale della sanità. Afp

Sono 5.160 i morti provocati dall’epidemia di ebola e 14.098 i casi secondo l’ultimo bilancio dell’Organizzazione mondiale della sanità. Afp

Sono 4.950 i morti causati dall’ebola, i casi di contagio sono 13.241. Lo dichiara l’Organizzazione mondiale della sanità in una conferenza stampa. Afp

Sono 4.950 i morti causati dall’ebola, i casi di contagio sono 13.241. Lo dichiara l’Organizzazione mondiale della sanità in una conferenza stampa. Afp

Una nuova dirigente per l’Oms

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha nominato Matshidiso Rebecca Moeti come nuova dirigente della sezione africana dell’agenzia. L’organizzazione è stata al centro di molte polemiche per come ha gestito la diffusione dell’epidemia di ebola in Africa occidentale. Reuters

I morti per l’ebola sono 4.951

L’epidemia di ebola ha ucciso 4.951 persone, i casi sono stati 13.567 e i paesi coinvolti sono otto. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa l’Organizzazione mondiale della sanità.

I paesi più colpiti dalla malattia sono la Guinea, la Sierra Leone e la Liberia, ma ci sono stati casi anche in Senegal, Nigeria, Spagna, Stati Uniti e Mali.

La bambina di due anni malata di ebola in Mali è stata in contatto con 141 persone, secondo le autorità. Sono state rintracciate e messe in quarantena 57 persone nel paese.

In Spagna è finito il primo periodo di quarantena per gli 83 operatori sanitari che hanno avuto contatti con l’infermiera malata di ebola. Reuters

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