Rafah

Fermare l’attacco contro Rafah

In questo momento niente sembra avere un’evoluzione positiva: né la situazione sul terreno né il negoziato per un cessate il fuoco né la ricerca di un consenso internazionale… Leggi

Centinaia di sfollati palestinesi tornano a Khan Yunis, ridotta in macerie

Nonostante le pressioni internazionali, Israele sta portando avanti i piani per un’offensiva di terra a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove vivono ammassate un milione e mezzo di persone, in maggioranza sfollati. Leggi

Quello che non si vede alla televisione israeliana

Un padre piange con in braccio il suo bambino morto. Non lo vedrete alla televisione israeliana. Il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, attraversa un tunnel in infradito.... Leggi

Fermare la carneficina a Gaza

Resta poco tempo per evitare che Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, si trasformi in un inferno. In questa città vicina alla frontiera con l’Egitto è ammassato più... Leggi

Israele lancia un ultimatum ad Hamas sull’operazione di terra a Rafah

Il 18 febbraio Israele ha annunciato che il suo esercito lancerà un’operazione di terra a Rafah se gli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza non saranno rilasciati entro l’inizio del Ramadan, il 10 marzo. Leggi

Senza via di fuga

L’esercito israeliano prepara l’offensiva su Rafah, la città nel sud della Striscia di Gaza dove sono ammassate centinaia di migliaia di persone sfollate Leggi

A Rafah si rischia un massacro

Un attacco di Israele andrebbe contro la decisione della Corte internazionale di giustizia che gli ha ordinato di prendere tutte le misure per evitare atti di genocidio, scrive Amira Hass Leggi

Israele afferma di aver liberato due ostaggi in un’operazione notturna a Rafah

Il 12 febbraio Israele ha affermato di aver liberato due ostaggi a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, nel corso di un’operazione notturna che secondo Hamas ha causato un centinaio di vittime. Leggi

Gli Stati Uniti temono l’operazione di terra israeliana a Rafah

Il 9 febbraio l’esercito israeliano ha bombardato Rafah, città nel sud della Striscia di Gaza che ospita più di un milione di sfollati palestinesi, mentre il presidente statunitense Joe Biden ha definito “eccessiva” la risposta d’Israele. Leggi

Ammassati a Rafah

Sfollati palestinesi in un accampamento allestito nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove in centinaia di migliaia si sono rifugiati per scappare dai bombardamenti.... Leggi

Il valico di Rafah riaperto per tre giorni

Le autorità egiziane hanno riaperto il valico di Rafah, tra Gaza e l’Egitto, per tre giorni a partire da oggi. Il passaggio, l’unico accesso alla Striscia non controllato da Israele, era stato chiuso dagli egiziani il 24 ottobre in seguito a due attentati in cui erano morti 31 soldati nel Sinai.

Confini aperti per 48 ore

Dal 26 novembre e fino alle 16, ora locale, del 27 novembre, nella Striscia di Gaza rimane aperto il valico di Rafah, l’unico accesso che non sia controllato da Israele.

Ritorno a Gaza
L’Egitto riapre il valico di Rafah con la Striscia di Gaza

L’Egitto ha deciso di riaprire il valico di Rafah con la Striscia di Gaza per la prima volta dalla fine di ottobre, quando era stato chiuso in seguito a due attentati contro le forze di sicurezza in Sinai. Un responsabile del governo ha confermato che il valico, unico accesso a Gaza che non sia controllato da Israele, sarà aperto il 26 e il 27 novembre dalle 12 alle 16 ora locale. Afp

Le autorità ordinano agli abitanti di abbandonare le loro case

Gli edifici saranno demoliti per consentire all’esercito di creare una zona cuscinetto di 500 metri di larghezza e 13 chilometri di lunghezza, con l’obiettivo di fermare il traffico di armi tra l’Egitto e la Striscia di Gaza.

La decisione è stata presa in seguito agli attentati del 24 ottobre contro l’esercito egiziano nella penisola del Sinai, che hanno causato almeno 31 morti.

Il Cairo ha dichiarato lo stato di emergenza e imposto il coprifuoco nel Sinai. Il valico di Rafah, che segna il confine tra l’Egitto e Gaza, è stato chiuso a tempo indeterminato. Al Jazeera

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