L’autorità anticorruzione accusa il comune di Roma per gli appalti. L’indagine realizzata dall’autorità guidata da Raffaele Cantone ha svelato una “sistematica e diffusa violazione nelle norme” negli appalti banditi dal comune della capitale tra il 2012 e il 2014, nel periodo delle giunte di Gianni Alemanno e Ignazio Marino. Diversi gli ambiti coinvolti: dalla manutenzione delle strade ai servizi per i disabili, dagli affitti delle case alla gestione dei canili.

Due imprenditori e un funzionario del comune sono finiti agli arresti domiciliari per aver ricevuto una tangente da duemila euro. In cambio, secondo l’accusa, avrebbero ricevuto informazioni riservate sulle aziende che partecipavano ad alcuni appalti sulla manutenzione e la sorveglianza delle strade della Grande viabilità della capitale. Leggi

L’autorità nazionale anticorruzione, guidata da Raffaele Cantone, costituirà al proprio interno una commissione di esperti per analizzare possibili appalti sospetti legati all’inchiesta sulla mafia a Roma. L’annuncio è arrivato dopo un incontro tra Raffaele Cantone e il sindaco di Roma, Ignazio Marino. Askanews