Shinzo Abe

In Giappone il governo rafforza la sua maggioranza in parlamento.
In Giappone il governo rafforza la sua maggioranza in parlamento. Il 10 luglio i giapponesi hanno votato per rinnovare la metà della camera alta. Gli exit poll assegnano un’ampia vittoria al primo ministro Shinzō Abe e ai suoi alleati, che sarebbero vicini ai due terzi dei seggi: un sostegno che già detengono alla camera bassa e che è necessario per modificare la costituzione pacifista del paese.
Shinzō Abe in visita a Gerusalemme

Il primo ministro giapponese Shinzō Abe, in visita a Gerusalemme, ha dichiarato di voler rafforzare la cooperazione economica con Israele e promuovere la pace nella regione. Nell’incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Abe ha detto che il suo paese vuole impegnarsi per rilanciare i negoziati in vista di una soluzione a due stati tra Israele e Palestina.

Si tratta della prima visita in Israele e nei Territori occupati di un capo di governo giapponese in nove anni. Abe termina così il suo viaggio nei paesi della regione, dopo essere andato in Egitto e in Giordania. Afp

Shinzō Abe e il pretesto dell’economia

Anche se in pochi, e poco convinti, nel fine settimana i giapponesi sono andati a votare assicurando a Shinzō Abe quello che voleva: due anni di mandato in più, il sostegno dei cittadini alla sua linea politica e il consolidamento della sua posizione all’interno del partito di maggioranza. Il Partito liberaldemocratico e l’alleato New Kōmeitō, il braccio politico del potente movimento buddista Sōka Gakkai, hanno mantenuto la maggioranza assoluta alla camera bassa, garantendosi ampia libertà d’azione in parlamento. Ma a cosa, esattamente, gli elettori – solo il 52 per cento degli aventi diritto, l’affluenza più bassa in settant’anni – hanno dato il loro consenso? Leggi

Abe vince le elezioni in Giappone

La coalizione che sostiene il primo ministro giapponese Shinzō Abe ha vinto la maggioranza dei seggi nel parlamento alle elezioni in Giappone. Il Partito liberaldemocratico ha conquistato 325 seggi su 475, mentre il partito Komeito, che fa parte della coalizione di governo, ha preso 35 seggi. Il Partito democratico giapponese, principale partito d’opposizione, ha conquistato 73 seggi. Bbc

La coalizione di Abe verso la vittoria alle elezioni in Giappone

La coalizione di centrodestra guidata dal premier Shinzō Abe ha vinto nettamente le elezioni in Giappone, secondo i primi exit poll diffusi dai mezzi d’informazione locali.

Secondo i primi dati, la coalizione (formata dal Partito liberaldemocratico di Abe e dalla formazione centrista Nuovo Komeito) ha conquistato una maggioranza di due terzi alla camera bassa, raccogliendo tra i 275 e i 306 seggi su un totale di 475. Afp, Reuters

Affluenza bassa alle elezioni in Giappone

Si sono aperti i seggi in Giappone, in occasione delle elezioni anticipate per il rinnovo della camera bassa del parlamento. Il partito del premier, Shinzo Abe, si aspetta una vittoria ampia, ma secondo i primi dati l’affluenza è molto bassa. Alle 14, ora locale, aveva votato il 22,7 degli aventi diritto. Un calo del 5 per cento rispetto alle consultazioni del 2012. Reuters

Contro la legge sui segreti di stato in Giappone

Diverse centinaia di persone hanno manifestato davanti alla residenza del primo ministro Shinzō Abe a Tokyo contro la legge sui segreti di stato, approvata nel dicembre 2013 ed entrata in vigore oggi. Leggi

Shinzō Abe in testa in Giappone

Secondo gli ultimi sondaggi pubblicati in Giappone, il premier uscente Shinzō Abe potrebbe vincere le elezioni del 14 dicembre e controllare i due terzi del parlamento. Reuters

La scommessa di Abe

“Ho bisogno di sentire l’opinione del popolo”, ha dichiarato il primo ministro giapponese Shinzō Abe. “Se non riuscissimo a conservare la maggioranza mi dimetterò, perché questo significherebbe che la nostra Abenomics è stata bocciata”. Con questa debole giustificazione Abe ha indetto nuove elezioni per il prossimo 14 dicembre, due anni prima della scadenza della legislatura. Leggi

Il piano di Abe per salvarsi

La voce circolava da una settimana e dopo la batosta inattesa arrivata ieri con i dati sull’ultimo trimestre, che inchiodano il Giappone nella recessione tecnica, il primo ministro Shinzo Abe ha annunciato il suo piano di salvataggio personale: rimanderà di 18 mesi il secondo aumento della tassa sui consumi, scioglierà la camera bassa venerdì prossimo e chiamerà i giapponesi al voto il 14 dicembre, con due anni di anticipo. Leggi

Abe posticipa l’aumento dell’imposta sui consumi

In una conferenza stampa il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha annunciato che la camera bassa del parlamento sarà sciolta il 21 novembre e le elezioni saranno convocate con due anni di anticipo.

Abe ha detto che posticiperà ad aprile del 2017 l’aumento dell’imposta sui consumi dall’8 al 10 per cento, previsto per ottobre del 2015. Il primo aumento, dal 5 all’8 per cento, ha avuto luogo ad aprile.

Il governo sperava che l’aumento avrebbe portato a un incremento dei redditi, invece i dati relativi al terzo trimestre hanno denunciato un forte calo dei consumi privati. I dati, resi pubblici il 17 novembre, mostrano che da luglio a settembre il prodotto interno lordo giapponese è calato dell’1,6 per cento su base annualizzata e segnano il ritorno dell’economia giapponese in recessione tecnica. Reuters

Il premier giapponese Shinzo Abe rinvia un previsto aumento delle tasse e convoca le elezioni a dicembre, scrive il quotidiano Sankei. Reuters

Il premier giapponese Shinzo Abe rinvia un previsto aumento delle tasse e convoca le elezioni a dicembre, scrive il quotidiano Sankei. Reuters

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