Stupro

L’ex calciatore Robinho arrestato in Brasile per scontare una condanna per stupro

L’ex calciatore Robinho è stato arrestato a Santos, in Brasile. Deve scontare una condanna a nove anni di prigione per stupro comminata dalla giustizia italiana. Leggi

Il calciatore Dani Alves condannato a quattro anni e mezzo di prigione per stupro

Il calciatore brasiliano Dani Alves, ex stella del Barcellona, è stato condannato il 22 febbraio da un tribunale del capoluogo catalano a quattro anni e mezzo di prigione per aver stuprato una donna in una discoteca nel dicembre 2022. Leggi

Doppia violenza

Una donna che subisce uno stupro a volte non reagisce. Per questo spesso non viene creduta o viene colpevolizzata. Ma la sua è una risposta involontaria dettata dall’istinto di sopravvivenza Leggi

Una storia di abusi già sentita

Un altro pezzo familiare della storia riguarda chi pensa che ci sia qualcosa di strano nel fatto che le donne violentate abbiano aspettato “fino a oggi” per denunciare.... Leggi

Mai più sole contro la violenza sessuale

Nel 1976 a Verona le femministe ottennero per la prima volta che un processo per stupro si svolgesse a porte aperte. Per denunciare la violenza maschile che si nascondeva nelle aule dei tribunali. Leggi

Perché il cervello può impedire a una donna di reagire a uno stupro

La maggior parte delle donne che subiscono violenza sessuale si blocca e non riesce a difendersi dal proprio assalitore. Questo stato di paralisi fisica e emotiva viene indotto dal cervello come forma di protezione. Il video. Leggi

Le aggressioni di Colonia sono frutto della misoginia e non della presenza dei profughi

Il procuratore della repubblica di Colonia ha dichiarato che le aggressioni nei confronti di molte donne la notte di Capodanno sono state raccontate in modo un po’ troppo frettoloso dai mezzi d’informazione internazionali. Questa dichiarazione dimostra che le aggressioni sessuali e gli stupri commessi sono solo la punta dell’iceberg di una cultura misogina condivisa da tutte le comunità. Leggi

Impariamo a parlare di stupro

“In un mondo perfetto non si lancerebbe alcuno stigma sull’essere una vittima di una violenza sessuale”, scrive l’autrice statunitense Jessica Valenti. In quel mondo perfetto e inesistente, le vittime potrebbero raccontare quello che hanno vissuto senza temere di essere insultate, umiliate o minacciate. I giornalisti potrebbero usare i loro nomi senza paura di esporle a rischi. Ma non viviamo in un mondo perfetto né in uno che gli si avvicini. Leggi

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