Tennessee

L’autore della sparatoria in Tennessee aveva mandato un messaggio su un versetto del Corano
L’autore della sparatoria in Tennessee aveva mandato un messaggio su un versetto del Corano. Lo hanno rivelato le indagini su Mohammad Youssuf Abdulazeez, il ventiquattrenne responsabile della sparatoria del 16 luglio contro due centri militari di Chattanooga, nella quale sono morte cinque persone. La notte prima dell’attacco Abdulazeez aveva mandato a un amico un messaggio che faceva riferimento al versetto “Chiunque mostri ostilità verso un mio amico, io gli dichiaro guerra”. I motivi dell’attacco non sono ancora chiari. La famiglia ha dichiarato che Abdulazeez soffriva di depressione.
L’attentatore di Chattanooga era in Giordania l’anno scorso

Giovedì mattina (le 19 in Italia) il 24enne Mohammad Youssuf Abdulazeez ha aperto il fuoco contro due centri militari della città di Chattanooga, in Tennessee. In una delle due caserme ha ucciso quattro soldati del corpo dei Marines e ne ha feriti altri tre. Non sono ancora chiari i motivi che hanno spinto a colpire l’uomo, un cittadino americano nato in Kuwait.

Dalle indagini dell’Fbi è emerso che Abdulazeez era stato sette mesi in Giordania nel 2014. Gli investigatori stanno analizzando il computer, il cellulare e i profili sui social network del giovane per capire se fosse in contatto con qualche gruppo estremista prima o durante il viaggio. Per il momento comunque “non ci sono prove di vincoli con alcuna organizzazione terroristica internazionale”, hanno detto gli investigatori dell’Fbi, che ancora considerano la sparatoria come un gesto di “un lupo solitario”.

L’attentatore del Tennessee era stato in Giordania
L’attentatore del Tennessee era stato in Giordania. Il cittadino statunitense nato in Kuwait, che giovedì ha ammazzato quattro marines a Chattanooga, era stato sette mesi in Giordania nel 2014. L’Fbi continua a escludere vincoli con organizzazioni di terrorismo internazionale. Mohammad Youssuf AbdulAzeez, di 24 anni, è stato ucciso dalla polizia dopo aver sparato contro due centri militari.
Identificato il sospetto responsabile della sparatoria in Tennessee

Il responsabile della sparatoria di Chattanooga, in Tennessee, è stato identificato come Muhammad Youssef Abdulazeez. Lo ha riferito Cbs News, citando due fonti delle forze dell’ordine.

La sparatoria è cominciata attorno alle 11 di questa mattina, le 19 in Italia. Sono rimaste uccise cinque persone, tra cui l’uomo che, spostandosi in macchina, ha aperto il fuoco in due strutture militari della città. L’Fbi sta indagando e il procuratore locale ha parlato di “atto di terrorismo interno”.

Quattro morti in una sparatoria in Tennessee

Nella tarda mattinata di giovedì, verso le 19 in Italia, un uomo su una macchina ha sparato in diversi punti della città di Chattanooga, in Tennessee e ha ucciso tre persone e ne ha ferite altre tre. La polizia è intervenuta e l’uomo è rimasto ucciso.

“Ci sono stati diversi spari in vari punti della città”, ha dichiarato John Harmon, portavoce della polizia stradale. Si tratta di un centro di reclutamento militare – il cui ingresso appare crivellato di colpi nelle immagini trasmesse dalla Cnn – e di una caserma di riserve della marina, che sorge a circa dieci chilometri di distanza. La sparatoria è durata un paio d’ore.

Un college di Chattanooga ha lanciato l’allerta sul suo sito e su Twitter, chiedendo ai suoi studenti di restare nelle stanze per evitare di essere coinvolti nella sparatoria.

Uccisi quattro marines in una sparatoria in Tennessee, negli Stati Uniti
Uccisi quattro marines in una sparatoria in Tennessee, negli Stati Uniti. Un uomo a bordo di un’auto ha sparato contro due centri di reclutamento militare nella città di Chattanooga. Ha ammazzato quattro marines, prima di essere a sua volta ucciso. È stato identificato come Muhammad Youssef Abdulazeez. Il procuratore locale ha detto che “si tratta di un atto di terrorismo interno, commesso da un solo attentatore”, ma la polizia federale ha escluso che l’attentatore fosse legato a reti terroristiche internazionali.
Negli Stati Uniti resta il divieto sui matrimoni gay in quattro stati 

Una corte d’appello statunitense ha deciso di mantenere il divieto sui matrimoni tra persone dello stesso sesso in quattro stati.

I giudici Jeffrey Sutton e Deborah Cook hanno decretato che i quattro stati, Kentucky, Michigan, Ohio e Tennessee, hanno il diritto di stabilire regole proprie:

Negli ultimi mesi altre quattro corti di appello degli Stati Uniti hanno tolto i divieti sui matrimoni tra persone dello stesso sesso, stabilendo che violavano il diritto delle persone a ricevere la stessa protezione dalla legge, garantito dalla costituzione. Bbc

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