Unesco

Gli Stati Uniti tornano nell’Unesco per non lasciare spazio alla Cina

Washington era uscita dall’Unesco per protesta contro la presenza della Palestina, lasciando a Pechino il ruolo del finanziatore principale. Ora il nuovo contesto della guerra in Ucraina l’ha spinta a tornare sui suoi passi. Leggi

Ci preoccupiamo troppo o troppo poco dell’intelligenza artificiale?

Con il deep learning basato su grandi reti neurali artificiali, i computer sono diventati capaci non solo di eseguire, ma anche di imparare. Oggi possono farlo da soli, senza supervisione umana. Da questo nascono gli appelli alla regolamentazione. Leggi

Assegnato il premio per la pace dell’Unesco a Giusi Nicolini e all’ong Sos Méditerranée.
Assegnato il premio per la pace dell’Unesco a Giusi Nicolini e all’ong Sos Méditerranée. Il premio Félix Houphouët-Boigny dell’Unesco per la ricerca e la pace è stato assegnato alla sindaca di Lampedusa, Giuseppina Nicolini, e all’ong Sos Méditerranée per il loro impegno in sostegno dei richiedenti asilo e dei migranti.
Vandalizzati i graffiti preistorici di Ennedi, in Ciad.
Vandalizzati i graffiti preistorici di Ennedi, in Ciad. Dei vandali hanno scritto i loro nomi, in francese e in arabo, su uno dei graffiti preistorici del sito di Ennedi, che si trova nella parte del deserto del Sahara nel nord del Ciad e che nel 2016 è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Secondo il ministro della cultura ciadiano, il regista Mahamat Saleh Haroun, i responsabili sono probabilmente dei giovani del posto.
Israele richiama l’ambasciatore all’Unesco dopo l’approvazione di una nuova risoluzione.
Israele richiama l’ambasciatore all’Unesco dopo l’approvazione di una nuova risoluzione. Il premier Benjamin Netanyahu ha richiamato per consultazioni l’ambasciatore israeliano all’Unesco Carmel Shama Cohen per protestare contro la nuova risoluzione approvata il 26 ottobre a scrutinio segreto dall’organizzazione internazionale. La risoluzione condanna gli “scavi illegali” realizzati da Israele a Gerusalemme Est.
L’antica città maliana di Djenné è in pericolo.
L’antica città maliana di Djenné è in pericolo. L’avvertimento è stato lanciato dall’Unesco, secondo cui non è possibile salvaguardare correttamente i monumenti della “città di fango”, proclamata patrimonio dell’umanità nel 1988, dalle minacce legate alla presenza di gruppi armati in questa regione del Mali. La città è nota per i caratteristici edifici in mattoni d’argilla, tra cui la Grande moschea, e per un sito archeologico, i cui reperti risalgono al 300 avanti Cristo.
Più di 700 giornalisti sono stati uccisi dal 2006

Il 2 novembre è la Giornata internazionale per mettere all’impunità per i crimini contro i giornalisti. Uno studio dell’Unesco pubblicato in occasione della ricorrenza spiega che meno del 6 per cento dei 680 casi dal 2006 al 2014 sono stati risolti. Leggi

I patrimoni dell’umanità a rischio in Siria e in Iraq

I jihadisti del gruppo Stato islamico sono stati fermati alle porte di Palmyra, in Siria. L’area archeologica fa parte dei sei siti siriani dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco: tutti sono minacciati dalla guerra in corso. Lo stesso succede in Iraq, dove ci sono quattro siti Unesco di cui due a rischio.

Una sola famiglia

Ma quale razza? Leggi

Il degrado di Pompei

Il 29 giugno l'Unesco ha lanciato un ultimatum al ministero dei beni culturali italiano, denunciando la cattiva gestione del sito archeologico di Pompei. Leggi

Patrimonio dell’umanità

Sono 19 le nuove entrate per il 2013 nella lista dei siti patrimoni dell'umanità. È il responso della trentasettesima sessione del comitato di valutazione dell'Unesco che si è conclusa il 23 giugno in Cambogia. Leggi

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