Vincenzo de luca

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca è stato assolto.
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca è stato assolto. Era accusato di abuso d’ufficio per la nomina di un dirigente in un progetto per la costruzione di un termovalorizzatore a Salerno. In primo grado De Luca era stato condannato a un anno ed era stato sospeso dall’incarico di presidente della giunta regionale per effetto della legge Severino. La corte d’appello ha assolto De Luca perché il “fatto non sussiste”.
Il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca è indagato per concussione.
Il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca è indagato per concussione. Nell’inchiesta della procura di Roma, De Luca è coinvolto insieme ad altre sei persone, tra cui Carmelo Mastursi, ormai ex capo della sua segreteria, e la giudice del tribunale civile Anna Scognamiglio, che il 22 luglio aveva sospeso l’esecuzione della legge Severino per l’ex sindaco di Salerno.
Indagati Vincenzo De Luca e la giudice che gli ha permesso di restare governatore della Campania.
Indagati Vincenzo De Luca e la giudice che gli ha permesso di restare governatore della Campania. La procura di Roma crede che la giudice Anna Scognamiglio sia stata corrotta dallo staff di De Luca affinché emettesse la sentenza che il 22 luglio ha sospeso l’esecuzione della legge Severino per il presidente della regione Campania. In tutto, ci sono sette indagati.
Cosa prevede la legge Severino e cosa succede dopo la sentenza della cassazione

Arriverà oggi la sentenza della corte costituzionale sulla legge Severino sull’incandidabilità dei condannati, entrata in vigore nel novembre del 2012. Se la consulta deciderà che la legge è incostituzionale anche solo parzialmente, il governo dovrà modificarla.  Leggi

Vincenzo De Luca resta presidente della Campania.
Vincenzo De Luca resta presidente della Campania. L’ha stabilito la prima sezione civile del tribunale di Napoli. Il collegio ha bloccato il decreto di sospensione adottato dal premier Matteo Renzi in base della legge Severino sui politici condannati.
Vincenzo De Luca presenta la nuova giunta della Campania

Vincenzo de Luca, eletto presidente della Campania al voto del 31 maggio, si è insediato alla guida della regione e ha presentato la nuova giunta. Il 2 luglio il tribunale di Napoli ha accolto il ricorso di De Luca per il congelamento del decreto con cui il presidente del consiglio Matteo Renzi aveva disposto la sua sospensione, in base alla legge Severino, che proibisce a chi è stato condannato di ricoprire cariche pubbliche.

Il vicepresidente della giunta è Fulvio Bonavitacola, a cui è stata affidata anche la delega all’urbanistica. Gli altri otto assessori sono tutti docenti, e tra loro sei sono donne. De Luca ha tenuto per sè la delega all’agricoltura, ambiente e trasporti e ha nominato anche quattro consiglieri. Tutte le nomine saranno immediatamente operative dopo la prima seduta del consiglio regionale convocato per giovedì 9 luglio.

Vincenzo De Luca potrà insediarsi alla presidenza della regione Campania

La prima sezione civile del tribunale di Napoli ha accolto il ricorso d’urgenza di Vincenzo De Luca, con cui il presidente eletto della Campania chiedeva il congelamento del decreto con cui il presidente del consiglio Matteo Renzi aveva disposto il 26 luglio la sua sospensione. Leggi

Vincenzo De Luca ha presentato ricorso contro la sospensione da governatore della Campania

È stato depositato in mattinata al tribunale di Napoli il ricorso per l’annullamento del decreto del presidente del consiglio con cui è stata disposta la sospensione del presidente neoeletto della Campania, Vincenzo De Luca. Lo ha riferito il parlamentare del Partito democratico e avvocato di De Luca, Fulvio Bonavitacola.

In mattinata il Movimento 5 stelle ha organizzato una protesta davanti alla sede del consiglio regionale di Napoli per denunciare il blocco delle attività istituzionali dovuto alla sospensione di De Luca e alla conseguente revoca della seduta di insediamento dell’assemblea, che era convocata per oggi. Insieme agli attivisti cinquestelle – che hanno esposto uno striscione con la scritta “De Luca dimettiti” – hanno manifestato i disoccupati organizzati dei Bros ed esponenti di diverse associazioni locali.

Renzi firma il decreto per sospendere De Luca, ma dopo l’insediamento

Il presidente del consiglio italiano Matteo Renzi ha firmato venerdì sera il decreto che rende esecutiva la sospensione del governatore della Campania appena eletto, Vincenzo De Luca, secondo quanto stabilito dalla legge Severino che proibisce a chi è stato condannato di esercitare cariche pubbliche. Lo ha detto il premier durante la conferenza stampa conclusiva del consiglio dei ministri. La sospensione, comunque, scatta solo dopo che la nuova giunta si è insediata: in questo modo l’ex sindaco di Salerno avrà il tempo di nominare un vice che governi la regione al suo posto. Ha spiegato Renzi: “La norma Severino lascia aperta una possibilità di interpretazione: la sospensione è certa, ma non si parla di ineleggibilità ma solo impossibilità di governare o amministrare. Quindi la presidenza del consiglio ha solo seguito l’iter. Il nostro compito ora è finito”.

Il governo sospenderà De Luca dalla carica di governatore della Campania

Il governo procederà alla sospensione di Vincenzo De Luca dalla carica di presidente della regione Campania, in virtù della legge Severino, non appena sarà chiara la procedura da seguire. Lo ha annunciato il presidente del consiglio Matteo Renzi, in conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri.

“La presidenza ha richiesto formalmente ai ministri competenti un parere sulla vicenda del governatore della Campania” ha riferito il premier. “Stiamo attendendo il parere dei ministri e che l’avvocatura dello stato ci spieghi come questa procedura si deve svolgere, in considerazione del fatto che è un provvedimento inedito”, perché “per la prima volta si applica non già a una figura istituzionale in carica ma a una figura istituzionale che deve essere proclamata e che deve entrare in carica” ha spiegato Renzi.

Vincenzo De Luca denuncia Rosy Bindi per diffamazione

Il candidato del Partito democratico Vincenzo De Luca, vincitore delle regionali in Campania con il 41,1 per cento dei voti, ha annunciato su Twitter che ha denunciato per diffamazione Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare antimafia.

La settimana scorsa la commissione parlamentare antimafia, presieduta da Bindi, ha presentato una lista di 17 candidati alle elezioni regionali, considerati “impresentabili” secondo il codice di autoregolamentazione approvato da tutti i partiti che fanno parte della commissione. Nell’elenco erano presenti soltanto candidati nelle regioni Puglia e Campania, dove “la presenza del potere mafioso è più forte e più condizionante”, ha spiegato Bindi in conferenza stampa. Nella lista c’era anche Vincenzo De Luca.

Come sono andate le elezioni regionali in Italia

Nelle sette regioni che hanno votato il 31 maggio si sta concludendo lo scrutinio. Il centrosinistra ha vinto in Toscana, Marche, Umbria, Puglia e Campania. La destra ha vinto in Liguria, mentre in Veneto si è confermata la Lega nord. In sei regioni su sette il Movimento 5 stelle è il secondo partito più votato. Ha votato il 52 per cento degli aventi diritto, con un calo di quasi 12 punti percentuali rispetto alle consultazioni regionali del 2010. I risultati regione per regione. Leggi

Il Partito democratico travolto dagli “impresentabili”

Alla fine le elezioni regionali rischiano di diventare un problema esplosivo per il premier Matteo Renzi. Domenica 31 maggio si vota in sette regioni: Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia. Fino a qualche giorno fa, il centrosinistra era convinto di vincere per 6 regioni a 1.  Leggi

Sull’ineleggibilità decide il giudice ordinario, lo ha stabilito la cassazione

Sull’applicazione della legge Severino nei confronti dei politici condannati è competente il giudice ordinario, e non il Tar. Lo ha ribadito la cassazione in un’ordinanza sul caso del sindaco di Napoli Luigi De Magistris. La decisione era molto attesa perché riguardava due casi in particolare: oltre a quello di De Magistris, quello di Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e candidato del Partito democratico in Campania alle prossime elezioni regionali. Leggi

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