28 luglio 2015 11:24

“Quando vengo in Europa a parlare dei problemi dell’Africa mi rendo conto di stare parlando con le persone sbagliate. Vorrei avere le stesse conversazioni con gli africani”. Lola Shoneyin vive ad Abuja, la capitale della Nigeria. Insegnante, scrittrice e poetessa, è spesso invitata a parlare delle sue opere e del suo paese nei festival letterari europei. Per coinvolgere anche il pubblico e gli intellettuali africani nel dibattito sul futuro del continente, nel 2013 ha lanciato l’Ake arts and book festival, che si svolge ogni anno ad Abeokuta, in Nigeria, nel mese di novembre.

Il suo primo romanzo Prudenti come serpenti (66th and 2nd 2012) affronta il tema della poligamia. Forte di un grande successo internazionale, il testo è stato adattato per il teatro. All’inizio di quest’anno la scrittrice ha collaborato alla campagna elettorale di Muhammadu Buhari, il generale originario del nord della Nigeria che ha vinto le elezioni presidenziali il 28 marzo.

In quest’intervista Shoneyin, che di recente era a Roma per il festival Letterature, parla del suo rapporto con i lettori europei e africani, delle sfide che il nuovo presidente nigeriano dovrà affrontare e dell’immagine della Nigeria nel resto del continente.