07 settembre 2015 11:15

Sull’isola greca di Lesbo i profughi si sono scontrati più volte con la polizia locale. Il 4 settembre circa duecento migranti non registrati hanno lanciato pietre contro la polizia che aveva impedito loro di imbarcarsi su un traghetto diretto ad Atene. Scene simili si sono ripetute il 5 settembre. Circa tremila migranti hanno protestato contro le lunghe procedure di identificazione. Lo stesso giorno un migliaio di persone è fuggito da un campo di accoglienza e ha bloccato una delle strade principali dell’isola.

Il governo greco ha organizzato due traghetti per portare i profughi dalle isole al continente, ma ogni giorno migliaia di persone continuano ad arrivare a Lesbo. Il 7 settembre uno dei traghetti ha trasferito 2.500 migranti ad Atene: nell’ultima settimana sono sbarcate nel Pireo più di 15mila persone. Spyros Galinos, sindaco di Mitilene, la città più grande di Lesbo, ha annunciato un boicottaggio delle elezioni del 20 settembre se il governo non prenderà provvedimenti efficaci. Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione europea, ha promesso 33 milioni di euro ad Atene per gestire la crisi.