29 marzo 2015 19:12
  1. Il destino degli ultimi parlanti di lingue quasi morte, e il tentativo speculare di resuscitare alcune di esse: un lungo e bellissimo articolo di Judith Thurman sul New Yorker.
  2. Duecento anni fa usciva la prima edizione delle fiabe dei fratelli Grimm (piuttosto diversa dalle versioni seguenti e molto più vicina alla tradizione orale). Jack Zipes racconta la storia della raccolta, e il modo in cui i due bibliotecari tedeschi hanno aiutato a salvare l’immaginario fiabesco – “e in sostanza, il mondo intero”.
  3. “When people are demonstrating about precarity, for instance, it’s not just that they get up and say, ‘We’re against precarity’. They are also embodied creatures in public space who are calling attention to the embodied character of their lives: this is a body that doesn’t have shelter, or this is a body that deserves shelter, or this is a body that ought not to be hungry, or this is a body that ought to have some sense of future, about its work or possibilities for flourishing”. Una notevole intervista a Judith Butler sui temi che le sono più cari: precarietà, resistenza, protesta e vulnerabilità.
  4. La serie A affonda nei debiti (il caso del Parma parla per tutti), mentre la Premier League sta diventando redditizia: Quartz indaga le ragioni di questa svolta.
  5. I brevi clip di History of ideas della Bbc, a cura del filosofo Nigel Warburton, sono davvero ben fatti: la puntata del 24 marzo scorso è dedicata all’egoismo sfrenato di Ayn Rand – ma tutto l’archivio merita uno sguardo.
  6. Un elenco dei libri che hanno venduto di più nel ventesimo secolo in America: per la precisione, i primi dieci in classifica vendite dal 1900 al 1999, sia di narrativa che di non-fiction. A completare la lista, alcuni titoli “critically acclaimed & historically significant”.
  7. A Las Vegas c’è un posto (l’Hangover Heaven) dove è possibile curare i postumi da sbronza in modo particolarmente efficace, con un costo che va da 100 dollari al “Rapture Package” da 239. Elizabeth Lopatto di The Verge l’ha provato.
  8. Mentre in Italia è stato eliminato il “bot di stato” dal provvedimento antiterrorismo, un’altra buona notizia dall’India: la sezione 66 dell’Indian technology act, che incriminava messaggi ritenuti “offensivi” (senza specificare cosa si intendesse), è stata dichiarata incostituzionale.
  9. In America si trovano sempre meno sostanze adatte per l’iniezione letale che segue alla pena di morte; in alcuni stati si discute di reintrodurre altre forme di esecuzione (non per questo meno orribili). “Death’s proponents are not giving up, but life is getting harder”.
  10. Girolamo de Michele si interroga sul concetto di banlieue, sui modi con cui viene declinato dall’autorità centrale, e sul suo “divenire politico” che può diventare “la risorsa su cui costruire politiche “dal basso” che abbiano per obiettivo non la concessione di un potere, ma del potere di decidere delle proprie vite e della loro dignità e qualità.”
  11. Per quanto incredibile possa sembrare, pare che la Cina abbia utilizzato fra il 2011 e il 2013 più cemento di quello usato degli Stati Uniti nel ventesimo secolo. Sul Washington Post si spiega tutto nel dettaglio.
  12. Il filosofo Luciano Floridi ha fatto tre domande a Edward Snowden su fiducia, trasparenza ed equilibrio etico. E a partire dalle sue risposte, ha sviluppato alcune idee per ricostruire il rapporto fra governo e cittadini una volta che la responsabilità nei loro confronti è stata minata.
  13. Qualche giorno fa, una mia amica diceva di cercare sempre recensioni di ristoranti e alberghi su TripAdvisor, pur non fidandosi davvero. Questo cortocircuito mentale (e molto altro) viene indagato nel lungo articolo di Tom Vanderbilt attorno al modo in cui TripAdvisor ha influenzato tutto il cosmo dei viaggi.
  14. Il background check per verificare la presenza e l’entità di precedenti legali quando si tratta di assumere una persona è spesso impreciso e condizionato da pregiudizi razziali: “In the rush to screen out a few dangerous individuals, companies might be unfairly slamming the door on millions of hardworking people who are qualified and deserve access to job opportunities”.
  15. Chibli Mallat, l’autore di Philosophy of Nonviolence: Revolution, Constitutionalism, and Justice beyond the Middle East, enuclea le idee principali del saggio su OpenDemocracy: la strategia della non-violenza alla luce delle rivolte nei paesi arabi di quattro anni fa, cercando di superare il momento rivoluzionario e includendo il tema della riedificazione costituzionale.
  16. Il grande compositore e direttore d’orchestra Pierre Boulez ha compiuto 90 anni il 26 marzo: il Guardian ha pubblicato un bell’elogio di George Benjamin.

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