11 luglio 2017 13:09
  • Donald Trump jr sapeva che l’avvocata Natalia Veselnitskaya era vicina al Cremlino, e per questo l’ha voluta incontrare. Lo scrive il New York Times, secondo cui il figlio dell’attuale presidente degli Stati Uniti pensava che la donna, incontrata nel giugno del 2016, gli avrebbe fornito delle notizie compromettenti che avrebbero potuto indebolire la corsa di Hillary Clinton per la Casa Bianca. Ed era stato informato via email che quel materiale faceva parte di una serie di interferenze organizzate dal governo russo per favorire il padre. Ci sono almeno tre persone a conoscenza di quella email, scrive il New York Times, che aggiunge così nuovi dettagli al cosiddetto Russiagate su cui sta indagando il procuratore Robert Mueller.
  • Liu Xiaobo continua a chiedere di potersi curare all’estero, anche se potrebbe essere in fin di vita. Lo hanno detto al South Cina Morning Post alcuni amici del premio Nobel per la pace, ricoverato da giugno nell’ospedale cinese di Shenyang per un cancro al fegato dopo essere stato rilasciato dal carcere in cui stava scontando dal 2009 una condanna a 11 anni per “sovversione”. Liu vorrebbe essere curato all’estero anche per riuscire a portare la moglie Liu Xia fuori della Cina e consentirle di vivere in un paese libero, hanno aggiunto gli amici. La donna è infatti agli arresti domiciliari dall’ottobre del 2010. L’Unione europea, gli Stati Uniti, la Germania e il Regno Unito hanno sollecitato le autorità cinesi ad autorizzare il trasferimento di Liu Xiaobo all’estero, ma l’ospedale ha sostenuto che non sarebbe in grado di viaggiare, al contrario di quanto dichiarato dai medici tedeschi e statunitensi che lo hanno visitato nei giorni scorsi.
  • Nuovi scontri in Venezuela tra forze di sicurezza e militanti dell’opposizione scesi in piazza per protestare contro il progetto di assemblea costituente voluto dal presidente Nicolás Maduro. Un manifestante di 16 anni è morto a Valencia. La polizia indaga anche sulla morte di un candidato alla costituente, José Luis Rivas, 42 anni, ucciso a Maracay da colpi d’arma da fuoco mentre faceva campagna per le elezioni del 31 luglio.
  • Il Partito laburista israeliano ha eletto il suo nuovo leader. È Avi Gabbay, ex ministro dell’ambiente ed entrato nel partito solo sei mesi fa, che è riuscito a battere il veterano Isaac Herzog e l’ex presidente del partito Amir Peretz. Gabbay ha conquistato il 52 per cento del totale dei voti espressi al ballottaggio con Peretz. “La sua elezione”, scrive Haaretz, “ha il potenziale per ridisegnare il campo del centrosinistra e scuotere l’intero sistema politico. Il partito ha dimostrato che c’è vita dopo la morte”.
  • Sulla Terra è in corso la sesta estinzione di massa della storia. Sono i segnali che arrivano dall’annientamento biologico rilevato da alcuni scienziati. Secondo lo studio di Gerardo Ceballos, dell’Universidad nacional autonoma de Mexico, e Paul Ehrlich, di Stanford, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, gli animali vertebrati stanno diminuendo con un ritmo preoccupante e questo potrebbe avere conseguenze per l’intero ecosistema terrestre. Con la nuova indagine i ricercatori hanno provato a quantificare il declino dei vertebrati, concentrandosi non sul numero delle specie in pericolo (ne spariscono in media due all’anno) ma su quello degli esemplari. Da qui la scoperta che, anche tra le specie più comuni, la riduzione è massiccia.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it