19 luglio 2017 13:18
  • Violenti scontri sono scoppiati nella notte tra palestinesi e polizia israeliana fuori dalla spianata delle moschee, a Gerusalemme. Secondo la Mezzaluna rossa 14 fedeli musulmani sono stati feriti durante le proteste contro i metal detector installati all’ingresso del luogo sacro dalle autorità israeliane dopo l’attentato del 14 luglio, costato la vita a due poliziotti. Secondo un’agenzia di stampa turca è stato ferito anche l’imam della moschea di Al Aqsa. Il movimento palestinese Al Fatah ha convocato nuove manifestazioni in tutta la Cisgiordania, in particolare nei pressi dei checkpoint.
  • Il capo di stato maggiore francese, il generale Pierre de Villers, si è dimesso per i suoi contrasti con il presidente Emmanuel Macron riguardo ai tagli al bilancio per l’esercito. De Villers, 61 anni, ha diffuso una nota in cui afferma che “nelle condizioni attuali” non si ritiene più in grado né di dirigere l’esercito né di garantire la sicurezza della Francia e dei francesi. Il governo ha chiesto di ridurre di 850 milioni di euro i fondi per le forze armate, in un contesto di generale di tagli di bilancio per il 2017.
  • Ai margini del G20 di Amburgo il presidente russo Vladi­mir Putin e quello statunitense Donald Trump hanno avuto anche un colloquio informale e riservato, oltre al pubblicizzato incontro di due ore e un quarto. I due capi di stato hanno conversato alla fine di una cena, quando Trump ha cambiato posto per sedersi vicino a Putin. Il primo a rivelarlo è stato il presidente di Eurasia Group, Ian Bremmer, secondo il quale la conversazione è durata quasi un’ora. L’incontro dimostrerebbe le buone relazioni tra i due presidenti. La Casa Bianca ha smentito che Trump abbia voluto nascondere il secondo incontro, affermando che si è trattato solo di un breve faccia a faccia.
  • Alexander Probst, uno dei ragazzi del coro della cattedrale di di Ratisbona vittime di abusi, ha raccontato la sua esperienza alla Deutsche Welle. Almeno 547 bambini del coro sono stati vittime di abusi fisici e psicologici tra il 1945 e i primi anni novanta. Lo prova il rapporto curato dall’avvocato Ulrich Weber, incaricato dalla chiesa di far luce sullo scandalo. Le vittime hanno subìto abusi da parte di preti e insegnanti della scuola, che veniva descritta come una prigione, un inferno o un campo di concentramento. Il fratello del papa emerito Benedetto XVI, Georg Ratzinger, è stato direttore del coro tra il 1964 e il 1994. L’indagine ha permesso di identificare 49 responsabili, anche se difficilmente ci saranno processi perché i reati sono prescritti.
  • L’Advertising standards authority (Asa), l’ente di autoregolamentazione dell’industria pubblicitaria del Regno Unito, ha deciso di rendere più rigidi i criteri per evitare che vengano prodotte pubblicità che presentano stereotipi di genere, come uomini impacciati nei lavori di casa e bambine che sognano di diventare ballerine. Secondo l’Asa le regole dovranno anche impedire che venga deriso un determinato genere o chi non si conforma a ruoli stereotipati, o ancora che si propongano modelli di corpo “socialmente irresponsabili”.

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