31 agosto 2017 13:36
  • La tempesta tropicale Harvey si è allontanata dal Texas per abbattersi sulla Louisiana, lasciandosi dietro almeno 37 morti, migliaia di persone senza casa e danni per 160 miliardi di dollari, più degli uragani Sandy e Katrina messi insieme. Inoltre sale la preoccupazione per i danni subiti a Crosby dalla fabbrica francese di prodotti chimici Arkema, che è rimasta senza energia elettrica e senza impianti di refrigerazione. Due esplosioni e del fumo nero fanno temere un’esplosione di grandi dimensioni; come misura precauzionale è stata ordinata l’evacuazione di un’area di tre chilometri intorno alla centrale che produce perossido.
  • Più di 1.200 persone sono morte nel sudest asiatico a causa delle inondazioni provocate dalle piogge monsoniche particolarmente fortiche hanno colpito l’Asia meridionale tra luglio e agosto. Secondo le Nazioni Unite, almeno 41 milioni di persone in Bangladesh, in India e in Nepal sono state direttamente colpite dalle inondazioni e dalle frane causate dalle piogge. Sarebbero state distrutte o danneggiate 18mila scuole, lasciando quasi due milioni di bambini senza aule scolastiche.
  • L’aviazione sudcoreana e quella giapponese si sono unite a quella statunitense per delle esercitazioni militari intorno alla penisola coreana, dopo il missile lanciato da Pyongyang il 30 agosto. Il razzo lanciato dalla Corea del Nord aveva sorvolato il Giappone finendo poi nell’oceano Pacifico, ma secondo il ministero della difesa della Corea del Sud sarebbe stato lanciato a metà della sua potenza: se fosse stato programmato a piena gittata avrebbe potuto coprire cinquemila chilometri. Inoltre la Corea del Nord sarebbe pronta a effettuare un sesto test nucleare.
  • Tredici civili della stessa famiglia sono stati uccisi e altri 15 feriti in un raid aereo statunitensenell’Afghanistan orientale. Stati Uniti e Afghanistan hanno dichiarato di aver aperto un’indagine sull’incidente in cui secondo le autorità afgane sono morti anche una decina di ribelli che si nascondevano in una casa di Dasht-e-Bari, villaggio della provincia di Logar, vicino Kabul.
  • Circa due milioni di fedeli si stanno radunando intorno alla Mecca, in Arabia Saudita, per la giornata che rappresenta il punto più alto del grande pellegrinaggio musulmano, l’Hajj. Dall’alba fino al crepuscolo di giovedì, la folla visiterà il monte Arafat per trascorrere la giornata in preghiera. Qui, secondo la tradizione, 1.400 anni fa il profeta Maometto pronunciò il sermone d’addio chiedendo l’unità dei musulmani. Secondo i fedeli in questa giornata la porte del paradiso sono aperte e le preghiere vengono ascoltate.

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