13 settembre 2017 13:41
  • Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Junker, ha definito il suo programma per i prossimi due anni di fronte al parlamento di Strasburgo, riunito in seduta plenaria. Un superministro europeo delle finanze, una politica commerciale concorrenziale, fermezza con la Turchia, rimpatri e solidarietà per affrontare l’immigrazione. Su questo punto Juncker ha reso “omaggio all’Italia per la sua perseveranza e disponibilità”. “L’Europa non è non sarà mai una fortezza: sarà sempre il continente della solidarietà”, ha sottolineato. Juncker ha annunciato anche la creazione di un’Agenzia europea contro la pirateria informatica, considerata “un vero pericolo per la democrazia”.
  • La leader birmana Aung San Suu Kyi ha annullato la sua partecipazione all’assemblea generale delle Nazioni Unite, prevista per la fine di settembre. L’annuncio è stato dato dal suo portavoce a poche ore dalla riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu che deve discutere della crisi umanitari in corso in Birmania, che ha provocato l’esodo di migliaia di persone di etnia rohingya verso il Bangladesh.
  • Halimah Yacob è stata eletta presidente di Singapore, ed è la prima donna a ricoprire questa carica. La sua nomina ha suscitato varie critiche nel paese dal momento che Yacob, 63 anni e appartenente alla minoranza malese, era l’unico candidato alle presidenziali dopo che le autorità avevano escluso i suoi avversari ritenendoli non ammissibili.
  • L’avvocato egiziano Ibrahim Metwally Hegazy, uno degli avvocati che cura la causa della famiglia Regeni in Egitto, è apparso davanti a un tribunale in stato di arresto. L’uomo era stato fermato il 10 settembre all’aeroporto del Cairo mentre era diretto a Ginevra dove era stato invitato dalle Nazioni Unite per raccontare dell’ultimo report presentato dalla sua associazione, Egyptian commission for right and freedom, che si occupa delle sparizioni forzate in Egitto. Il figlio di Metwally è sparito nel nulla due anni fa. L’avvocato è accusato di vari reati tra cui la collaborazione con entità straniere per sovvertire l’ordine costituzionale in Egitto.
  • La corte suprema statunitense ha dato il via libera all’applicazione del divieto d’ingresso ai profughi provenienti da alcuni paesi musulmani, il muslim ban. I giudici hanno approvato il ricorso del governo contro una sentenza di un tribunale di San Francisco secondo cui il presidente aveva abusato della sua autorità sospendendo l’emissione di visti ai cittadini di Iran, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen.

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