20 settembre 2017 13:49
  • Sale di ora in ora il bilancio del terremoto di magnitudo 7,1 che ha colpito il Messico poco dopo le 13 locali del 19 settembre, solo 12 giorni dopo il sisma 8,2. I morti accertati sono 217 di cui un’ottantina a Città del Messico, dove sono crollati una quarantina di edifici comprese due scuole. Secondo la United states geological survey, l’agenzia scientifica del governo statunitense per il territorio, i morti potrebbero arrivare a mille. L’epicentro del sisma è stato individuato nella regione di Morelos.
  • La Guardia civil spagnola ha perquisito gli uffici del governo regionale catalano a Barcellona arrestando 13 dirigenti, tra cui il braccio destro del vicepresidente della Generalitat, Josep Maria Jové. I motivi dell’arresto di Jové non sono stati comunicati, ma Madrid aveva avvertito che i politici e i dirigenti regionali non possono collaborare all’organizzazione del referendum del 1 ottobre sull’indipendenza, ritenuto illegale dalla corte costituzionale di Madrid. A Barcellona sono in corso manifestazioni di migliaia di militanti indipendentisti a sostegno del governo regionale e contro i raid della polizia. Secondo il presidente catalano Carles Puigdemont Madrid ha di fatto imposto lo “stato d’emergenza” in Catalogna.
  • Il discorso di Donald Trump alle Nazioni Unite non ha convinto i principali alleati asiatici degli Stati Uniti. Trump ha minacciato di distruggere la Corea del Nord e ha definito il suo leader, Kim Jong-un, l’Uomo razzo. Giappone e Corea del Sud sono rimasti in silenzio davanti alla possibilità di portare la guerra ai loro confini, mentre Cina e Russia – alleate di Pyongyang – hanno messo in guardia Washington dall’alzare la tensione nella regione.
  • L’alleanza delle Forze democratiche siriane (Sdf) ha annunciato di aver riconquistato l’80 per cento della città di Raqqa dal gruppo Stato islamico (Is). L’Sdf, un’alleanza di milizie arabe e curde, aveva lanciato in giugno la sua offensiva su Raqqa con l’appoggio dell’aviazione statunitense e dell’esercito governativo. La città era considerata dall’Is la capitale del califfato in Siria.
  • La polizia britannica ha arrestato altri due uomini in connessione all’attentato alla stazione di metropolitana di Parsons Green a Londra, che il 15 settembre ha provocato circa trenta feriti. Sono così cinque le persone fermate. Gli uomini, uno di 48 e uno di 25 anni, sono stati arrestati a Newport, nel Galles, dov’era già stato fermato un sospettato. Altri due giovani – un iracheno diciottenne e un ventunenne siriano – erano stati arrestati nei giorni scorsi e sono tuttora detenuti.

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