21 luglio 2017 13:13
  • Il terremoto di magnitudo 6,7 avvenuto nella notte nel Dodecaneso ha causato almeno due morti e centinaia di feriti. Le due vittime, un cittadino svedese e uno turco, si trovavano sull’isola di Kos. Più di trecento i feriti a Bodrum, sulla costa turca, dove c’è stato un debole tsunami. A Kos danneggiati il porto e varie infrastrutture.
  • Un palestinese è morto e un altro è stato gravemente ferito negli scontri a Gerusalemme dopo la decisione della polizia israeliana di impedire l’accesso alla spianata delle moschee agli uomini musulmani con meno di cinquant’anni. I palestinesi avevano organizzato nuove proteste contro le misure di sicurezza predisposte nella città dopo la sparatoria, il 14 luglio, in cui sono stati uccisi due militari israeliani. Almeno tremila agenti israeliani sono stati dispiegati nella città vecchia.
  • A Varsavia migliaia di persone hanno protestato la sera del 20 luglio davanti al palazzo presidenziale. I manifestanti chiedono al presidente Andrzej Duda di mettere il veto alla riforma della corte suprema, approvata dalla camera bassa, e ad altre due leggi che accrescerebbero il controllo del governo sul potere giudiziario. La Commissione europea ha invitato Varsavia a bloccare temporaneamente le riforme, arrivando a prevedere sanzioni come la sospensione del diritto di voto della Polonia all’interno dell’Unione europea.
  • Nel giro di tre anni il numero delle potenziali vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale arrivate via mare in Italia è aumentato del 600 per cento. Un aumento che è continuato anche in questi primi sei mesi del 2017 e che coinvolge ragazze sempre più giovani – spesso minorenni – che diventano oggetto di violenza e di abusi già durante il viaggio verso l’Europa. In particolare, il fenomeno riguarda circa l’80 per cento delle ragazze arrivate dalla Nigeria, il cui numero è passato da 1.500 nel 2014 a oltre undicimila nel 2016. Sono alcune delle informazioni contenute nel nuovo rapporto presentato oggi dall’ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
  • Presto gli Stati Uniti vieteranno i viaggi dei loro cittadini in Corea del Nord. Lo hanno annunciato due agenzie di viaggio – Young Pioneer Tours, con sede a Pechino, e Koryo Tour – secondo le quali il divieto entrerà in vigore trenta giorni dopo l’annuncio ufficiale, che dovrebbe arrivare il 27 luglio. Passati i trenta giorni, agli statunitensi ancora in Corea del Nord sarà annullato il passaporto. L’ambasciata svedese, che rappresenta Washington a Pyongyang, ha invitato i cittadini statunitensi a lasciare il paese il prima possibile. Le misure sarebbero state decise in seguito alla morte dello studente americano Otto Warmbier, avvenuta il 19 giugno una settimana dopo il suo rientro negli Stati Uniti. Warmbier era stato arrestato nel gennaio del 2016 a Pyongyang per aver rubato un manifesto di propaganda. Condannato a 15 anni di carcere, era stato rilasciato il 13 giugno, in coma.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it