10 ottobre 2017 13:46
  • A Barcellona la polizia ha chiuso per ragioni di sicurezza l’accesso al parco che circonda il parlamento catalano, dove il presidente regionale Carles Puigdemont interverrà alle 18. L’ordine del giorno della seduta è stato lasciato volutamente vago e prevede una relazione sulla “situazione politica attuale”. Nella serata di lunedì la sindaca di Barcellona Ada Colau ha preso posizione contro una dichiarazione unilaterale di indipendenza della Catalogna dalla Spagna.
  • L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha consegnato una prima tranche di aiuti umanitari ai rifugiati e ai migranti di Sabrata, una città a circa 80 chilometri da Tripoli, in Libia, dove tre settimane di combattimenti hanno causato anche migliaia di sfollati interni. Dopo l’interruzione degli scontri tra gruppi rivali, il 6 ottobre, le autorità libiche hanno preso il controllo di molti centri di detenzione non ufficiali che erano gestiti da una rete criminale coinvolta in attività di traffico e contrabbando di esseri umani. Nei centri erano rinchiuse in condizioni pessime seimila persone tra rifugiati e migranti. Le autorità libiche hanno cominciato le operazioni di trasferimento nei centri di detenzione ufficiali.
  • La Turchia ha definito inaccettabile l’attribuzione del premio per i diritti umani Vaclav Havel a Murat Arslan, un magistrato turco arrestato per terrorismo. Arslan, in prigione dal 2016, è accusato di far parte del movimento di Fethullah Gülen, responsabile secondo il governo di Ankara del tanto colpo di stato del 15 luglip 2016. Murat Arslan, ex cancelliere della corte costituzionale, era presidente dell’Associazione dei giudici e dei procuratori turchi, un’ong critica nei confronti del governo e dissolta dopo il golpe.
  • Sale a dieci il numero delle vittime degli incendi che stanno devastando la California, in particolare le contee di Napa, Mendocino, Sonoma e Yuba. In tutto sono finora andati distrutti 1.500 edifici e sono state evacuate ventimila persone. Il governatore della California Jerry Brown ha dichiarato lo stato d’emergenza. Gli incendi, fomentati da forti venti, stanno distruggendo vigneti, boschi, abitazioni, strutture commerciali e aziende nella regione vinicola.
  • Un tribunale giapponese ha ordinato al governo e al gestore della centrale nucleare di Fukushima, la Tokyo Electric Power (Tepco), a pagare i danni a 3.800 cittadini coinvolti nell’incidente avvenuto nel marzo 2011. La delibera della corte distrettuale di Fukushima prevede un pagamento di 500 milioni di yen (3,7 milioni di euro) a 3.800 querelanti; è la somma più alta tra la trentina di azioni legali portate avanti da 10mila residenti danneggiati dalla catastrofe nucleare causata dal sisma dell’11 marzo 2011 e dal successivo tsunami.

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