27 ottobre 2017 13:28
John F. Kennedy e la moglie Jackie Kennedy a Washington, il 3 maggio 1961. (Abbie Rowe, The White House/John F. Kennedy presidential library/Reuters/Contrasto)
  • Il parlamento della Catalogna ha approvato la risoluzione per dichiarare l’indipendenza. Il voto – 70 voti a favore e 10 contrari (due le schede bianche) – è stato festeggiato da migliaia di persone che aspettavano l’esito del voto fuori dal parlamento. Sono mancati i voti dell’opposizione unionista, che ha abbandonato l’aula prima dell’inizio dello scrutinio segreto. Il premier spagnolo Mariano Rajoy, in un tweet, ha annunciato che sarà ripristinata la legalità. Il senato di Madrid ha approvato l’applicazione dell’articolo 155 della costituzione, che autorizza l’intervento del potere centrale nei confronti delle autonomia che minacciano l’integrità dello stato.
  • Gli archivi nazionali statunitensi hanno pubblicato più di 2.800 documenti riservati sull’assassinio del presidente John F. Kennedy, ucciso a Dallas il 22 novembre 1963. Donald Trump, seguendo il consiglio della Cia e dell’Fbi, ha però chiesto di rimandare la pubblicazione di alcuni documenti particolarmente delicati.
  • Tre persone sono morte in Kenya durante le operazioni di voto per le presidenziali che si sono svolte il 26 ottobre. Un’altra persona è morta oggi. Il leader dell’opposizione, Raila Odinga, aveva invitato al boicottaggio e alla disobbedienza civile. A causa dei disordini in quattro regioni il voto è stato posticipato a oggi, ma finora ha votato solo il 34 per cento degli elettori.
  • I rappresentanti del Movimento delle forze democratiche della Casamance (Mfdc) hanno firmato un accordo sullo sfruttamento delle risorse naturali della regione nel quadro delle trattative di pace con il governo senegalese. Ai negoziati, in corso a Roma con la mediazione della Comunità di sant’Egidio, partecipano i rappresentanti del presidente Macky Sall e del principale gruppo ribelle, l’Mfdc.
  • La Banca centrale europea ha tagliato il quantitative easing, l’acquisto di titoli di stato, da 60 a 30 miliardi al mese a partire da gennaio del 2018 e almeno fino a settembre del 2018. La Bce ha però lasciato invariati i tassi d’interesse fino al 2019.

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