28 settembre 2017 07:47

Quando ero giovane ero un vero cinefilo, e digerivo con facilità anche i mattoni più pesanti. L’eclisse però mi sembrò noiosissimo, e compromise il mio rapporto con il Michelangelo Antonioni del periodo dell’incomunicabilità. Per fortuna c’erano i due protagonisti, Alain Delon e Monica Vitti, che nel 1962 erano paurosamente belli e affascinanti. E soprattutto c’erano i titoli di testa, il bianco e nero, la bellissima font (Helvetica?), la #canzonedelgiorno con Mina nel suo momento d’oro. È da tanti anni uno dei miei pezzi italiani preferiti in assoluto. La scoperta che ho fatto da poco è che il testo, trascinante come pochi altri, è dello stesso Antonioni, che si firmava con lo pseudonimo Ammonio. Si vede che riservava il suo lato divertente alla musica pop.
PS: la font è una variante di Akzidenz Grotesk, non un’Helvetica. Grazie ad Angelo Monne, illustratore di fiducia e devoto seguace della #canzonedelgiorno, per la preziosa dritta.

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