Mia figlia ha due mesi. Ogni tanto (raramente, grazie al cielo!) di notte non dorme bene e mi sveglia alle ore più improbabili, così io la piglio in braccio e le faccio fare dei bei giri per la casa cantandole qualche canzone. Stanotte, forse perché non mi andava proprio di svegliarmi, quando l’ho presa mi è partito il primo verso di un classico della canzone napoletana, genere sul quale, grazie a un’adolescenza nella quale oltre agli Smiths frequentavo con passione la colossale antologia di Roberto Murolo (12 lp!), sono preparatissimo. Svegliarsi e dormire sono temi ricorrenti nel repertorio partenopeo. Guapparia (grande canzone di giacca del 1914) comincia con un’invocazione alla sveglia per i ragazzi di malavita, che alla fine piangono tutti parecchio. La mia bambina non li frequenta ancora, ma stanotte si svegliava e piangeva lo stesso. Per consolarci tutti abbiamo passato la nottata con la bellissima #canzonedelgiorno. Per chi ne avesse bisogno, nel link alla canzone c’è il testo anche in italiano.
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