14 febbraio 2018 09:20

Exile in Guyville, il primo album di Liz Phair (1993), racconta storie di una giovane donna decisamente incazzata tra compagni di stanza zozzoni e storie d’amore e/o di sesso sempre sgradevoli. Era una voce nuova e speciale del nuovo indie rock femminista dell’epoca: mentre le riot grrrls sbattevano in faccia agli ascoltatori testi e musiche di violenza genuinamente punk, la ventiseienne cantautrice manteneva un tono tanto esplicito quanto lucidamente gelido nel raccontare le sue storie di uomini inadeguati e stronzi. La #canzonedelgiorno descrive con una cura del dettaglio da neurochirurgo le piccole sgradevolezze di un lungo viaggio in macchina insieme, tante cartine di tornasole di una relazione destinata comunque a finire male. Era un gran disco. Buon san Valentino.

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