06 marzo 2018 09:28

Penso che non ci sia bisogno di perdere tempo per dire chi è Ella Fitzgerald. I suoi primi due album, prima che partisse l’insostituibile serie dei songbooks (primo, insostituibilissimo, quello dedicato a Cole Porter), li aveva registrati con il pianista Ellis Larkins, imponendosi sul neonato mercato degli lp come interprete meravigliosamente cristallina. Il primo, del 1950, era dedicato alle canzoni di George e Ira Gershwin, il secondo, del 1954, presentava autori diversi. La #canzonedelgiorno è di Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II, e come terapia per far venire il buonumore è imbattibile. Negli anni novanta questi brevi dischi sono usciti tutti e due raccolti in un solo cd, Pure Ella. Consiglio per gli acquisti: se non ce l’avete già in casa compratevelo subito prima che sparisca tra le turbolenze del mercato, che più lo si ascolta e meglio si campa.

Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.

Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it