19 dicembre 2019 20:00

La prima immagine mai realizzata di un buco nero è per la rivista statunitense Science la più importante notizia scientifica del 2019. L’immagine conferma alcune previsioni teoriche rispetto alla gravità e alla relatività generale, ma suscita anche nuove domande sul funzionamento dei buchi neri. Gli astronomi in realtà non hanno fotografato un buco nero, che per definizione non emette luce. Ma hanno catturato i fotoni che ruotano nelle vicinanze del buco nero. Per le osservazioni hanno usato una rete di telescopi terrestri, che sono stati puntati sul buco nero della galassia Messier 87, ancora più grande di quello della Via Lattea. Sono così riusciti a ricostruire la prima immagine di un buco nero.

Tra le altre scoperte del 2019, Science mette in evidenza:

  • Una serie di studi ha permesso di definire gli eventi successivi all’impatto di un asteroide con il nostro pianeta, alla fine del cretaceo. L’evento ha provocato l’ultima grande estinzione e la scomparsa dei dinosauri. È stato studiato il sito dell’impatto, nello Yucatán, in Messico, ed è stato ricostruito il meccanismo di formazione del cratere. A molti chilometri di distanza, nel North Dakota, negli Stati Uniti, sono stati trovati i resti fossili degli eventi accaduti nell’ora successiva all’impatto.
  • Analizzando il dna è stato possibile dare un volto ai denisova, un tipo di ominide ancestrale diffuso in Eurasia. I resti fossili sono piuttosto scarsi. Tuttavia, dai dati che sono stati ricavati è stato ipotizzato che i denisova somigliassero ai neandertal, con alcune caratteristiche proprie, come il viso particolarmente ampio.
La ricostruzione del volto di una giovane donna denisova. (Maayan Harel)
  • Il 2019 è anche l’anno della sperimentazione di due farmaci contro il virus ebola. In precedenza non c’erano trattamenti specifici contro questa infezione. Anche se la malattia non può sempre essere curata, la scoperta potrebbe ridurre la mortalità e aiutare a controllare l’epidemia in corso nella Repubblica Democratica del Congo. Alla sperimentazione ha partecipato il medico congolese Jean-Jacques Muyembe-Tamfum, che ha collaborato anche all’isolamento del virus molti anni fa.
  • Alcuni ricercatori di Google hanno affermato di aver usato un computer quantistico per effettuare un’operazione impossibile con i computer tradizionali. Ma gli scienziati dell’Ibm hanno subito sollevato delle obiezioni. Sembra comunque che siano necessari ulteriori studi prima dell’affermazione definitiva dei computer quantistici.
  • In Giappone è stata determinata la sequenza del dna del Prometheoarchaeum syntrophicum, un organismo che vive sui fondali marini e che fa parte degli archea, un gruppo di cellule distinto dai batteri. Poiché i ricercatori hanno trovato in questo organismo geni simili a quelli degli eucarioti – le cellule che compongono animali e piante – potrebbe essere necessario riorganizzare la classificazione di tutti gli esseri viventi in due soli gruppi, il gruppo dei batteri e quello degli archea e degli eucarioti.
  • Il 2019 sarà ricordato anche per Arrokoth, un oggetto situato nella parte remota del nostro sistema solare, più lontano di Nettuno. Le foto inviate dalla navetta New Horizons hanno mostrato un corpo costituito da due parti. Arrokoth si è formato probabilmente quando il nostro sistema solare era molto giovane.
Arrokoth, un oggetto spaziale situato nella parte remota del nostro sistema solare, oltre l’orbita di Nettuno.  (Nasa)
  • A ottobre 2019 è stato approvato un trattamento contro la fibrosi cistica. Il Trikafta, scaturito dallo studio della genetica della malattia, sembra essere efficace in gran parte dei casi. Potrebbe trasformare la fibrosi cistica in una malattia cronica, più facile da trattare.
  • Negli ultimi dodici mesi sono stati fatti anche progressi nella lotta alla malnutrizione, sviluppando integratori che aiutano a ricostituire la flora batterica nei bambini gravemente malnutriti. In questo modo si riesce a contrastare l’arresto della crescita che li colpisce anche dopo che sono tornati a un’alimentazione normale.
  • Infine, il 2019 segna la vittoria dell’intelligenza artificiale in una partita di Texas hold’em. A differenza degli scacchi, del go e di altri giochi, in questa variante del poker alcune informazioni non sono disponibili. L’intelligenza artificiale è riuscita a dominare anche questo aspetto.

Science ricorda anche le difficoltà che hanno segnato il 2019. In Amazzonia gli incendi sono aumentati del 44 per cento rispetto al 2018.

Le notizie scientifiche dell’anno, in un video di Science (Science/AAAS)


Negativo è stato anche il ritorno del morbillo in gran parte del mondo. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità disponibili fino a novembre, i casi potrebbero essere aumentati a livello globale del 25 per cento rispetto a tutto il 2018. Infine, uno studio ha stimato che in Nordamerica c’è stata una diminuzione del 30 per cento della popolazione di uccelli – rari e comuni – rispetto al 1970.

La rivista segnala infine che negli Stati Uniti quest’anno l’opinione pubblica potrebbe aver cambiato atteggiamento rispetto alla crisi climatica, riconoscendone di più la minaccia.

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