L’Inail, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, ha pubblicato i dati dei primi quattro mesi dell’anno. Le denunce sono state 254.493 (in aumento del 48 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021), 261 delle quali “con esito mortale”. Gli infortuni sul lavoro sono cresciuti (del 20 per cento) anche rispetto allo stesso periodo del 2019, quindi prima della pandemia. E si tratta di aumenti in tutti i settori (in particolare in quello dei trasporti e del magazzinaggio, con un più 160 per cento) e in tutto il territorio nazionale (con in testa il sud, in cui crescono del 65 per cento). Sono diminuiti i morti, ma restano troppi: due al giorno. Ha detto il direttore generale dell’Inail in Puglia, Giuseppe Gigante: “I bonus fiscali nel campo dell’edilizia hanno portato vantaggi in termini economici, ma anche improvvisazione a scapito della sicurezza. Non c’è formazione, non c’è confronto con le organizzazioni sindacali. Non credo che questo sia il modo giusto di ripartire”.

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