08 settembre 2015 11:53

Nuove tensioni tra profughi e polizia sull’isola di Lesbo, in Grecia, dove negli ultimi giorni sono arrivati 15mila migranti, che non riescono a lasciare l’isola. Ogni giorno ci sono solo due traghetti diretti verso la terraferma.

Ieri i poliziotti in antisommossa hanno attaccato 2.500 migranti che protestavano perché volevano imbarcarsi su un traghetto diretto ad Atene. Dall’inizio dell’anno 230mila migranti hanno raggiunto la Grecia, per lo più profughi siriani che scappano dalla guerra civile in corso nel paese dal 2011. Le autorità greche non sono preparate ad accogliere i migranti, non ci sono strutture adeguate e molti migranti dormono all’aperto per settimane, senza assistenza medica né umanitaria.

Il ministro greco per le migrazioni, Iannis Mouzalas, ha detto che Lesbo è “sul punto di esplodere”. Spyros Galinos, sindaco di Mitilene, la città più grande dell’isola, ha annunciato un boicottaggio delle elezioni del 20 settembre se il governo non prenderà provvedimenti efficaci.

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