19 ottobre 2016 12:26

Il 2016 dovrebbe essere un anno storico per la Somalia: il 23 ottobre, dopo il rinvio di un mese a causa di una disputa tra i clan e per l’impreparazione degli addetti al controllo del voto, prende il via la prima consultazione democratica in quasi cinquant’anni. Le ultime elezioni si erano svolte nel 1969.

Il processo elettorale prevede diverse fasi che porteranno a eleggere i 275 deputati della camera del popolo – la camera bassa del parlamento – e i 54 parlamentari della camera alta attraverso un sistema di voto indiretto.

Come previsto dalla legge elettorale somala, gli stati federali hanno già nominato, il 5 ottobre, i parlamentari della camera alta. Inoltre, 135 anziani dei clan tradizionali hanno scelto i 14.024 delegati che hanno formato 275 collegi elettorali: all’interno di ognuno ci devono essere almeno 16 delegate e devono essere rappresentati tutti i clan, anche i minori. Tra il 23 ottobre e il 10 novembre ogni collegio dovrà nominare un deputato alla camera bassa secondo una formula che faccia in modo di rappresentare i diversi clan e porti a una distribuzione equilibrata dei poteri.

I parlamentari dovranno prestare giuramento entro il 20 novembre, in modo da eleggere entro il 30 novembre i portavoce delle due camere e, infine, il presidente della repubblica.

Tra i candidati alle presidenziali ci sono, tra gli altri, l’attuale capo di stato Hassan Sheikh Mohamud, il primo ministro in carica Omar Abdirashid Sharmarke, l’ex ambasciatore in Kenya Mohamed Ali Nur e l’ex primo ministro Abdullahi Farmajo.

Le foto sono state scattate da Andrew Renneisen ad ottobre del 2016.

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