30 novembre 2016 13:09

Dal 24 agosto una serie di eventi sismici ha devastato le regioni delle Marche, dell’Umbria, del Lazio e dell’Abruzzo, con le scosse più forti registrate il 24 agosto e il 30 ottobre. I terremoti hanno colpito 14 province e quasi duecento comuni, provocando 300 morti e centinaia di feriti e lasciando migliaia di persone senza una casa.

La cittadina di Norcia, in provincia di Perugia, è stata duramente colpita dal sisma. La sua economia è basata prevalentemente sulla presenza di piccole e medie imprese, e la lavorazione della carne suina, la pastorizia e il turismo sono le attività più consistenti, che ora stanno soffrendo a causa dello spopolamento e della lenta ripresa. Sono pochi gli imprenditori che sono già riusciti a riprendere il proprio lavoro, anche se rimangono comunque preoccupati a causa dello scarso supporto da parte dello stato e dell’incertezza per il futuro.

Il 90 per cento delle attività della zona è immobile, alcuni commercianti ancora non sanno se le loro strutture sono agibili, il turismo è crollato, la produzione è interrotta e molte persone hanno perso il lavoro. Alcune aziende riescono a sopravvivere grazie al sostegno di privati, ma nonostante questa solidarietà si sentono soli e abbandonati dalle istituzioni. “È dura ma andiamo avanti”, dicono i cittadini di Norcia.

Le foto sono state scattate da Gabriele Cecconi, tra il 14 e il 16 novembre 2016.

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