06 dicembre 2017 17:28

Nel 2016, durante la sua residenza d’artista a Września, in Polonia, il fotografo Rafal Milach ha realizzato la serie The first march of gentlemen, un progetto, diventato anche un libro, che mescola fotografia d’archivio, arte e collage.

Il lavoro è nato da una ricerca che il fotografo polacco ha svolto sul passato della città e, successivamente, scoprendo l’archivio del fotografo amatoriale Ryszard Szczepaniak, che negli anni cinquanta e sessanta fotografò la popolazione locale. I giovani uomini ritratti nelle foto – sia civili sia militari – avevano affascinato molto Milach. Soprattutto per gli abiti eleganti che indossavano: gli sembravano lontani dal regime comunista dell’ex Unione Sovietica.

Milach ha unito questo materiale d’archivio a un fatto storico che segnò la città di Wrzesnia dal 1901, quando la Polonia occidentale era il sotto il controllo della Germania. Un gruppo di cento persone, tra genitori e studenti delle scuole primarie, scioperarono per quattro anni contro l’imposizione di usare solo il tedesco a scuola e contro le violenze da parte degli insegnanti.

Il risultato finale è un mondo immaginario dove le fotografie d’archivio sono state ritagliate e incollate all’interno di scenografie geometriche e colori accesi, in una forma che richiama quella dei libri per bambini.

“Gli uomini restano intrappolati in queste forme e le loro facce non hanno espressione, se non quella di una genuina indifferenza. Capiscono che la loro libertà è un’illusione e che in realtà è sotto il controllo di un’autorità superiore”?, si chiede Milach.

Le sue foto saranno esposte negli spazi di Fonderia 20.9, a Verona, dall’8 dicembre al 13 gennaio 2018.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it