17 dicembre 2018 15:57

Fables of Faubus è una monografia dedicata a Paul Reas, fotografo che, come Martin Parr, Paul Graham e Anna Fox, ha portato avanti un’analisi critica della società britannica. Il titolo del volume è preso da una canzone che il jazzista Charles Mingus scrisse contro Orval Faubus, governatore dell’Arkansas che durante gli anni delle lotte per i diritti civili si opponeva all’integrazione razziale.

Nato a Bradford nel 1955, Reas cresce in un ambiente operaio: non a caso il suo primo progetto è Industry (1982), realizzato mentre studia ancora al Newport college of art and design, e che documenta il lavoro nella miniera gallese di Desmond. Il fotografo decide di restare in Galles: Penrhys estate (1984) racconta il fallimento di un progetto residenziale pensato per dare alloggio ai minatori, mentre The valleys project (1985) analizza l’impatto delle nuove tecnologie sull’industria del carbone e dell’acciaio. I can help è il suo primo libro e risale al 1988: Reas si cimenta con la pellicola a colori per offrire il suo punto di vista sulla nascita e lo sviluppo dei mall, i grandi centri commerciali costruiti ai margini delle città. Anche dopo gli anni ottanta e il declino definitivo della classe operaia, Reas ha continuato a raccontare aspetti della cultura e dell’identità britanniche, come in Flogging a dead horse (1993) e From a distance (2012). “Potrei affermare di fotografare le persone ma credo che le mie foto parlino soprattutto dei sistemi in cui le persone finiscono per trovarsi intrappolate”, dichiara Reas.

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