08 settembre 2020 16:57

Il fotografo Dotan Saguy ha incontrato per la prima volta Ismael Reis e la sua famiglia a Los Angeles, nel 2018. Reis, sua moglie e i tre figli erano partiti due anni prima dal Brasile per inseguire il loro sogno americano: viaggiare e scoprire il mondo a bordo di un furgone.

Da quel giorno Saguy ha documentato la vita quotidiana di questa famiglia di mormoni per dieci mesi. Nelle sue immagini ha mostrato sia i momenti di gioia sia quelli più difficili, durante i quali hanno affrontato alcune difficoltà economiche e delle sfide etiche legate alla loro fede.

“Per loro è stata una decisione razionale. Ismael voleva passare più tempo con la sua famiglia invece di lavorare tutti i giorni per pagare l’affitto”, racconta Saguy nel libro Nowhere to go but everywhere, in cui sono state raccolte le sue foto.

Nel volume, insieme alle immagini, ci sono le interviste ai componenti della famiglia. Reis e la moglie s’interrogano sulla scelta che hanno fatto, sull’educazione dei figli e su questioni più ampie come l’immigrazione e la crisi abitativa. “Un grande vantaggio di questo stile di vita sono i rapporti familiari”, dice Reis. “Stare così tanto tempo insieme, in ambienti così piccoli, ci ha aiutato a conoscerci meglio e a conoscere meglio noi stessi. Non credo che mio padre sapesse la metà di quello che so io sui miei figli quando avevo la loro età, perché era sempre al lavoro”.

Altre volte i due si soffermano su episodi più dolorosi della loro avventura, come quando il furgone in cui vivevano si è rotto: “Siamo stati cacciati dal parcheggio dove dormivamo; poi mia figlia ha battuto la testa e abbiamo dovuto portarla al pronto soccorso”. O quando sono rimasti senza soldi e Ismael è stato costretto a chiedere l’elemosina per strada.

Nowhere to go but everywhere è pubblicato dalla casa editrice Kehrer Verlag.

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