Il distanziamento sociale mette in difficoltà Nollywood
Cameras roll again in Nollywood: Nigeria's film industry churns out movies and TV shows at a rate second only to India%E2%80%99s Bollywood and employs one million people. But productions have had to be stripped right back %3Ca href=%22https://t.co/wrymhl6ALW%22%3Ehttps://t.co/wrymhl6ALW%3C/a%3E by %3Ca href=%22https://twitter.com/alexisak?ref_src=twsrc%255Etfw%22%3E@alexisak%3C/a%3E and Abraham Achirga %3Ca href=%22https://t.co/dzuKkQnBq1%22%3Epic.twitter.com/dzuKkQnBq1%3C/a%3E
— Reuters (@Reuters) ?
L’industria cinematografica nigeriana si sta rimettendo lentamente in moto dopo l’allentamento delle misure di contenimento del virus, e una delle prime produzioni a riprendere è quella di una serie tv su una malattia altamente contagiosa che ha devastato il mondo, scrive la Reuters.
La pandemia ha danneggiato profondamente Nollywood, denunciano gli analisti finanziari e i manager del settore. Le chiusure dei cinema durante il lockdown sono state “catastrofiche” per un’industria dove i biglietti venduti equivalgono alla metà dei ricavi. Le sale in Nigeria sono tuttora chiuse e la società di consulenza Financial Derivatives prevede che in tutto il settore 250mila persone potrebbero perdere il lavoro.
Da una parte il successo delle piattaforme di streaming come Netflix è servito ad arginare un po’ le perdite ma, come spiega il produttore Moses Babatope, molte case di produzione hanno visto sparire clienti importanti, come le compagnie aeree.
E anche se la produzione lentamente sta riprendendo, le regole sul distanziamento sociale rendono molti copioni impossibili da realizzare, denuncia Fred Amata, presidente della Directors guild of Nigeria.
Sui set lavora una media di trenta persone, che possono diventare cinquanta a seconda dell’importanza del progetto. È evidente che mantenere una distanza dagli altri di almeno due metri è praticamente impossibile, scrive il sito nigeriano Tech Cabal.
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