L’8 novembre gli Stati Uniti hanno ufficialmente riaperto le frontiere ai visitatori stranieri vaccinati contro il covid-19. “Una bella notizia per migliaia di famiglie rimaste separate per più di un anno mezzo”, scrive il New York Times. “E anche per l’industria del turismo, che spera nell’arrivo di viaggiatori internazionali in vista delle feste di fine anno. L’assenza di turisti stranieri, infatti, ha colpito particolarmente le grandi città”. Secondo le stime, nel 2020 New York ha perso sessanta miliardi di dollari e quasi novantamila posti di lavoro. Hanno sofferto anche le città al confine con il Messico – in particolare San Diego – e con il Canada.
Porte aperte finalmente
Piñera sotto esame
“Il 9 novembre la camera dei deputati ha approvato un procedimento per destituire il presidente Sebastián Piñera (centrodestra) a causa di presunte irregolarità nella vendita dell’azienda mineraria Dominga con una transazione nelle Isole Vergini Britanniche”, scrive El País. Il procedimento passerà ora al senato. Il 21 novembre in Cile ci saranno le elezioni presidenziali.
Vaccino obbligatorio
“Il 5 novembre il ministero della sanità della Costa Rica ha reso noto che il vaccino contro il covid-19 si aggiungerà a quelli già obbligatori nella fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni”, scrive la Reuters. Il paese centroamericano ha firmato un contratto con la Pfizer per acquistare 3,5 milioni di dosi e cominciare a vaccinare i bambini al di sotto dei 12 anni a partire dal marzo 2022. Finora il 54 per cento della popolazione della Costa Rica ha ricevuto due dosi di vaccino, mentre più del 70 per cento di chi ha tra i 12 e i 19 anni ha avuto almeno una dose.
Una vittoria annunciata
Il 7 novembre il presidente sandinista Daniel Ortega, 75 anni, è stato rieletto per la quarta volta consecutiva alla guida del Nicaragua con più del 75 per cento delle preferenze. Il voto è stato definito “una farsa” dagli Stati Uniti, perché tutti i principali candidati dell’opposizione sono stati arrestati e attualmente si trovano in carcere, e per l’Unione europea ha completato la trasformazione del governo di Managua in un regime autoritario. L’affluenza alle urne secondo il consiglio supremo elettorale è stata del 65 per cento, anche se l’organizzazione indipendente Urnas abiertas ha reso noto che l’astensione ha superato l’80 per cento. Nell’editoriale il quotidiano colombiano El Espectador scrive che “i fatti del Nicaragua sono un affronto alla democrazia nella regione e nel mondo. Ed è urgente che la comunità internazionale imponga delle sanzioni contro Managua”. Nel suo lungo discorso di vittoria, scrive il sito nicaraguense El Confidencial, Ortega ha attaccato gli Stati Uniti e l’Europa, che ha definito “fascisti” per aver condannato l’esito delle elezioni. ◆Nella foto: un murale con Daniel Ortega
a Managua, 2020
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