Denunciando le “violazioni flagranti” della sovranità nazionale, il 2 maggio la giunta militare del Mali ha rotto gli accordi di difesa che regolano la presenza nel pa e se dei soldati francesi dell’operazione Barkhane e di quelli europei di Takuba (a cui p artecipa anche l’Italia). Netafrique si chiede quali saranno le conseguenze sul ritiro, già in corso, delle truppe straniere, che sulla carta doveva avvenire in modo graduale. È un nuovo strappo nei rapporti tra Mali e Francia. Il 28 aprile Bamako aveva sospeso le trasmissioni delle emittenti francesi Rfi e France24, che avevano diffuso notizie sugli abusi dell’esercito maliano contro i civili.
Saltano gli accordi
Ogni venerdì del mese
Scontri violenti sono scoppiati tra i palestinesi e la polizia israeliana nella moschea Al Aqsa, a Gerusalemme, il 29 aprile, l’ultimo venerdì di Ramadan. Nel complesso di Al Aqsa ci sono state tensioni tutti i venerdì del mese sacro, ricorda Haaretz ( nella foto gli scontri del 22 aprile ). La stessa notte le forze di sicurezza israeliane hanno ucciso Yahya Adwan, 27 anni, in un’operazione nel nord della Cisgiordania, mentre una guardia in servizio all’ingresso della colonia israeliana di Ariel è morta in un attacco. Intanto da dicembre 2021 i finanziamenti dell’Unione europea alla Palestina sono bloccati dall’ungherese Olivér Várhelyi, commissario per il vicinato e l’allargamento, vicino al premier nazionalista Viktor Orbán. Il quotidiano francese Le Monde spiega che Várhelyi ha bloccato 215 milioni di euro contro il parere della maggioranza degli stati dell’Unione, “condizionandone il versamento alla revisione dei manuali scolastici palestinesi, accusati dalle lobby filoisraeliane di incitare alla violenza”. La soluzione della questione è nelle mani della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, l’unica che può imporre a Várhelyi di sbloccare i fondi.
La religione e lo stato
Almeno cinquanta persone sono state arrestate la settimana scorsa a Casablanca in un giro di vite contro chi mangiava e beveva in pubblico prima del tramonto durante il Ramadan. Le immagini degli arresti hanno scatenato dure critiche contro il governo di Aziz Akhannouch, che vorrebbe passare per modernizzatore, scrive The New Arab. Per il codice penale marocchino infrangere il divieto religioso è un reato. Esistono alcune eccezioni, per esempio se una donna ha il ciclo mestruale. Il movimento Moroccan outlaws denuncia che alcune donne sarebbero state costrette a spogliarsi e a subire un esame fisico in commissariato. Il 1 maggio il re Mohammed VI, in occasione della festa dell’Aid al Fitr, ha concesso la grazia a 23 detenuti condannati per terrorismo e ha ridotto la pena ad altri sei.
Guinea Il colonnello Mamady Doumbouya, capo della giunta militare, ha annunciato il 30 aprile un periodo di transizione di trentanove mesi prima di restituire il potere ai civili.
Egitto I giornalisti Ammer Abdel-Moneim, Hany Greisha ed Essam Abdeen sono stati rilasciati il 1 maggio. Hanno trascorso un anno e mezzo in carcere per aver usato i social network in modo improprio. Saranno processati.
Etiopia Più di settanta persone sono state fermate dopo gli attacchi del 2 maggio contro i musulmani che festeggiavano l’Aid al Fitr in uno stadio di Addis Abeba.
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