Americhe

Giornalisti sotto attacco

Il numero di maggio della rivista messicana Letras Libres è dedicato al giornalismo nei paesi in cui la libertà d’espressione e il diritto dei cittadini di essere informati non sono garantiti. Le minacce dei governi autoritari, la violenza delle organizzazioni criminali, la precarietà di chi lavora nell’informazione e la crisi del settore sono un ostacolo per la stampa indipendente in alcuni paesi del mondo. In Messico i giornalisti sono uccisi a causa del loro lavoro nella totale impunità, in Nicaragua scappano per paura di rappresaglie da parte del governo, negli Stati Uniti gli interessi economici possono mettere in secondo piano e bloccare inchieste rilevanti. Nel numero c’è un’intervista ad Adela Navarro Bello, che dal 2006 dirige il settimanale messicano Zeta e che ha capito a sue spese cosa significa difendere e diffondere la verità in un paese in cui negli ultimi anni sono stati uccisi più di trenta giornalisti. E poi, una riflessione sul Nicaragua, dove il regime di Daniel Ortega ha individuato nel giornalismo indipendente un nemico, arrestando molti professionisti e facendo chiudere le redazioni. ◆

Lasso impone il coprifuoco

Cerro Las Cabras, provincia di Guayas, 29 aprile 2022 (Marcos Pin, AFP/Getty Images)

“Dalla mezzanotte del 29 aprile il presidente ecuadoriano Guillermo Lasso (conservatore) ha decretato uno stato d’emergenza di sessanta giorni in tre province costiere del paese: Guayas, Manabí ed Esmeralda”, scrive il sito Gk. L’obiettivo della misura, “che limita alcuni diritti come quello di movimento e d’informazione”, è combattere la violenza delle bande criminali attive nella zona. Sarà in vigore un coprifuoco dalle undici alle cinque di mattina.

La California si spopola

Los Angeles, 5 maggio 2021 (Jae C. Hong, Ap/LaPresse)

“Gli abitanti della California sono diminuiti per il secondo anno consecutivo”, scrive il Los Angeles Times. Il rallentamento nella crescita della popolazione era cominciato già prima della pandemia, ma in quel periodo era compensata dagli alti livelli d’immigrazione. Negli ultimi due anni le cose sono cambiate. “A causa delle restrizioni all’ingresso negli Stati Uniti, solo 43mila stranieri si sono trasferiti nello stato (la media precedente era di 140mila). Inoltre le persone che hanno lasciato la California per andare in altri stati (280mila) sono state più di quelle che sono arrivate”.

Ragioni di sicurezza

Il 2 maggio Gustavo Petro, candidato di sinistra alle elezioni presidenziali del 29 maggio, ha annullato una visita nella zona centroccidentale del paese, prevista per la campagna elettorale. I responsabili della sua sicurezza hanno dichiarato di avere informazioni dettagliate, condivise dalla polizia, su un piano per ucciderlo. Sarebbe coinvolto il gruppo paramilitare La Cordillera, che si dedica al narcotraffico ed è attivo soprattutto nei dipartimenti di Quindío, Caldas e Risaralda, scrive il quotidiano El Espectador.

Poliziotto incriminato

Edsaul Mendoza, un ex poliziotto di Filadelfia, è stato incriminato per l’omicidio di Thomas Siderio, un ragazzo di dodici anni, avvenuto all’inizio di marzo. La polizia aveva fermato Siderio e un suo amico nell’ambito di un’indagine su una pistola rubata. A un certo punto era partito uno sparo contro la macchina degli agenti. Siderio aveva provato a scappare e Mendoza lo aveva inseguito. “Secondo l’accusa, che dice di essere in possesso di un video, il ragazzo aveva lasciato cadere la pistola e il poliziotto sapeva che era disarmato quando ha sparato il colpo che lo ha ucciso”, scrive Npr. Subito dopo la morte di Siderio, il dipartimento di polizia ha licenziato Mendoza sostenendo che l’agente ha violato le regole sull’uso della forza.

Argentina Il 1 maggio il presidente Alberto Fernández ha annunciato un progetto di legge per i lavori di cura che, tra le altre cose, prevede di allungare il congedo di maternità a 126 giorni e di portare quello di paternità da due a novanta giorni. La misura dovrà essere discussa in parlamento.

Haiti Il 27 aprile la protezione civile haitiana ha reso noto che negli ultimi giorni almeno venti civili sono stati uccisi negli scontri scoppiati in un quartiere a nord della capitale Port-au-Prince tra due bande criminali rivali per il controllo della zona.

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1459 - 6 maggio 2022
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