Europa

Crisi al vertice di Frontex

PETRAS MALUKAS, AFP/Getty Images

Unione europea

Dopo lunghe polemiche sull’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex), il 28 aprile il suo direttore esecutivo Fabrice Leggeri ( nella foto ) ha rassegnato le dimissioni. Secondo un’inchiesta del consorzio giornalistico Lighthouse reports, a partire dal 2020 l’agenzia ha aiutato regolarmente la guardia costiera greca a respingere i migranti provenienti dalla Turchia prima che potessero fare richiesta d’asilo. L’ufficio antifrode dell’Unione europea (Olaf) aveva aperto un’indagine sul direttore e sui suoi collaboratori, e il parlamento europeo aveva congelato una parte dei fondi dell’agenzia. Leggeri ha sempre negato le accuse, ma poco prima delle sue dimissioni Light­house reports aveva pubblicato nuovi documenti da cui emerge che l’agenzia era a conoscenza dei respingimenti illegali nel mar Egeo e che i suoi rapporti interni erano stati manipolati per nascondere il coinvolgimento dei suoi agenti.

La sinistra unisce le forze

Parigi, 10 aprile 2022 (A. Pouchard Serra, Bloomberg/Getty)

Il progetto di una “nuova unione popolare” promosso da Jean-Luc Mélenchon comincia a prendere forma. Il suo partito di sinistra, La France insoumise (Lfi), ha raggiunto un accordo con i Verdi e con il Partito comunista per formare un’alleanza in vista delle elezioni legislative del 12 e 19 giugno. Il programma prevede l’abbassamento dell’età pensionabile a sessant’anni e l’aumento del salario minimo, e se necessario la disobbedienza alle regole europee sul bilancio, scrive Libération. Lfi ha concluso un “accordo di principio” anche con i socialisti, che deve però essere approvato dal consiglio del partito. Mélenchon, che al primo turno delle presidenziali ha ottenuto il 22 per cento dei voti, punta a raggiungere la maggioranza all’assemblea nazionale, che gli consentirebbe di rivendicare la carica di primo ministro.

Pegasus contro tutti

Lo scandalo dello spionaggio in Spagna ha assunto una nuova dimensione il 2 maggio, quando il governo ha rivelato che i telefoni del premier Pedro Sánchez e della ministra della difesa Margarita Robles sono stati infettati dal software Pegasus, che può intercettare le comunicazioni ed estrarre i dati dagli apparecchi. L’attacco sarebbe avvenuto tra maggio e giugno del 2021, durante la crisi diplomatica tra Spagna e Marocco. La scoperta è avvenuta in seguito a un controllo eseguito dopo la rivelazione che lo stesso software era stato usato tra il 2017 e il 2020 per spiare almeno 65 esponenti del movimento indipendentista catalano, tra cui l’attuale presidente della Catalogna Pere Aragonès. Il partito di Aragonès, la Sinistra repubblicana della Catalogna, aveva accusato i servizi segreti spagnoli e minacciato di ritirare l’appoggio esterno a Sánchez. Il governo ha però escluso il coinvolgimento delle autorità nazionali e ha affermato che l’attacco è stato organizzato dall’estero. ◆

Turchia Il consiglio di stato ha dichiarato illegittima l’uscita della Turchia dalla convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne, decisa dal presidente Recep Tayyip Erdoğan a marzo del 2021.

Altro da questo numero
1459 - 6 maggio 2022
Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.