03 marzo 2015 14:22
Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.

La Bbc ha pubblicato una registrazione audio del 2009 in cui si sente Mohammed Emwazi, l’uomo di 26 anni sospettato di essere il militante “Jihadi John” del gruppo Stato islamico, mentre racconta il suo interrogatorio da parte dei servizi segreti britannici. L’intervista è stata realizzata da Asim Qureshi, responsabile della ricerca del gruppo di advocacy Cage. Nella registrazione, Mohammed Emwazi nega di essere un estremista e critica i servizi segreti britannici.

Al suo arrivo in Tanzania (ufficialmente per un safari), Emwazi era stato respinto e al suo ritorno era stato fermato dai servizi segreti britannici, che lo accusavano di voler andare in Somalia per addestrarsi al terrorismo. “Hanno cominciato a mettermi in bocca parole che non avevo detto. Mi hanno minacciato e mi hanno detto ‘ti teniamo gli occhi addosso’”, dichiara Emwazi.

Emwazi dichiara che nell’interrogatorio uno degli agenti gli ha chiesto cosa pensasse degli attentati di New York e di Londra, ed Emwazi dice a Qureshi di aver risposto che si era trattato di atti di terrorismo in cui sono morte persone innocenti: “Se avessi potuto, le avrei fatte tornare in vita”. Qureshi e il suo gruppo sono stati criticati per la pubblicazione dell’intervista, vista come un modo per diffondere l’idea che i servizi segreti britannici abbiano contribuito alla radicalizzazione di Emwazi. Bbc

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it