13 marzo 2015 17:00

Le autorità tunisine hanno arrestato il presentatore televisivo Moez Ben Gharbia e l’imitatore e comico radiofonico Wassim Lahrissi, accusati di truffa e di aver offeso il presidente Béji Caïd Essebsi. Si tratta dei primi arresti dall’elezione a dicembre del 2014 del leader del partito laico Nidaa Tounes. Secondo un portavoce della procura, i due hanno “commesso un’offesa contro il capo dello stato”. Resteranno in carcere fino al 25 marzo, quando saranno processati.

Secondo radio Mosaïque, Lahrissi si era spacciato per il presidente durante un’intervista telefonica con un imprenditore tunisino, che in precedenza aveva chiesto a Gharbia di intercedere in suo favore presso Caïd Essebsi. In Tunisia l’offesa al capo dello stato è punibile con la detenzione fino a tre anni di carcere e la truffa fino a cinque anni. Afp

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