22 giugno 2015 11:31
Le bare con i resti dei presunti migranti rohingya vengono interrate in un cimitero vicino Alor Setar, in Malesia. (Olivia Harris, Reuters/Contrasto)

Le autorità della Malesia hanno organizzato una cerimonia per la sepoltura di ventuno presunti migranti rohingya, i cui corpi sono stati scoperti a maggio insieme a un altro centinaio in una fossa comune al confine con la Thailandia. Alla cerimonia hanno partecipato circa cento abitanti del villaggio di Kampung Tualang. Le bare contenevano i corpi di diciannove uomini e due donne.

Il 26 maggio sono cominciate le riesumazioni delle fosse comuni scoperte nelle vicinanze di 28 campi abbandonati dai trafficanti di esseri umani, dove si ritiene fossero tenuti prigionieri i migranti rohingya fuggiti dalla Birmania, in attesa di un riscatto. La scoperta delle fosse comuni in Malesia e in Thailandia ha portato i due paesi a chiudere le frontiere, lasciando migliaia di migranti alla deriva nel mare delle Andamane e scatenando una crisi regionale nel sudest asiatico.

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