09 agosto 2015 13:21
Murales elettorali a Port-au-Prince, Haiti, l’8 agosto 2015. (Dieu Nalio Chery, Ap/Ansa)

Haiti torna al voto dopo quasi quattro anni di rinvii per eleggere i rappresentanti della camera dei deputati e due terzi del senato, nella prima consultazione elettorale da quando il presidente Michel Martelly è salito al potere nel maggio del 2011. Una sfida importante per il paese più povero dell’America Centrale, nel pieno di una profonda crisi tra governo e opposizione.

Nonostante la tradizionale bassa affluenza al voto nello stato caraibico, si sono registrati per le elezioni 128 partiti con più di 1.800 candidati che si contenderanno 139 posti. Il parlamento era stato sciolto il 13 gennaio scorso dopo la scadenza del mandato e le camere sono rimaste vuote per quasi otto mesi. Il processo di ritorno alla normalità prevede un secondo turno di elezioni parlamentari il prossimo 25 ottobre, quando si terrà anche il primo turno delle elezioni presidenziali. Se nessuno degli attuali 55 candidati alla presidenza otterrà la maggioranza più uno dei voti, si svolgerà un ballottaggio il 27 dicembre. Se tutto andrà come previsto, i nuovi parlamentari entreranno in carica l’11 gennaio del 2016e Martelly, che non si può candidare per un terzo mandato, lascerà il posto al suo successore il 7 febbraio.

Per le operazioni di voto, cominciate stamane alle 6 ora locale (le 12 ora italiana), Haiti ha chiesto il sostegno della comunità internazionale. Il budget per le elezioni locali, legislative e presidenziali è infatti di circa 66 milioni di dollari e nel fondo gestito dall’Onu sono disponibili solo 44 milioni. Lo svolgimento delle elezioni sarà monitorato dagli osservatori internazionali: l’Unione europea che ha inviato 60 osservatori sul posto e l’Organizzazione degli stati americani (Oas) ne ha inviati altri 28.

Non mancano le preoccupazioni per la sicurezza. Da quando si è aperta la campagna elettorale lo scorso 8 luglio, cinque persone sono state uccise. In tutto il paese sono stati schierati più di settemila agenti di polizia, sostenuti da 2.500 agenti dell’Onu e 2.370 caschi blu della missione delle Nazioni Unite nel paese.

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