Sala ha solo cinquemila voti in più di Parisi. A Milano il Partito democratico, che governava in città con la giunta di Giuliano Pisapia, è il primo partito, tuttavia il candidato del Partito democratico, Beppe Sala, ha ottenuto solo cinquemila voti in più rispetto al candidato del centrodestra Stefano Parisi. L’ex commissario dell’Expo ha raggiunto il 41,6 delle preferenze (224.156) contro il 40,7 di Stefano Parisi (219.218). Il candidato sindaco dell’M5s Gianluca Corrado ha ottenuto il 10 per cento, mentre il candidato della sinistra, Basilio Rizzo,ha preso il 3,55 per cento. Voti che saranno contesi tra i due al ballottaggio.
Il Partito democratico è il primo partito. Il Pd si conferma il primo partito in città con 28,9 per cento delle preferenze. Un risultato in linea con le precedenti elezioni comunali (nel 2011 i democratici registrarono il 28,6 per cento dei voti) e rispetto alle politiche del 2013, quando il Pd ottenne il voto del 29,1 per cento degli elettori. Alle europee del 2014 a Milano il partito registrò il 44,9 per cento.
Forza Italia resiste e prende più della Lega nord. I forzisti sono il secondo partito con il 20,2 per cento dei voti, il doppio della Lega nord che si è fermata all’11,7 per cento. Per il Carroccio, terzo partito della città, il risultato è in crescita rispetto alle passate elezioni amministrative: nel 2011, il partito guidato da Matteo Salvini, ottenne il 9,6 per cento dei voti. Alle politiche del 2013 il partito federalista ottenne il 6,3 per cento e alle europee del 2014 il 7,4.
L’affluenza in calo. A Milano la partecipazione è diminuita di dieci punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni amministrative ed è passata dal 68 per cento del 2013, al 55,9 per cento del 2016.
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