27 marzo 2020 15:11

Il bilancio dell’epidemia di coronavirus nel mondo è salito a 549.604 contagi e 24.863 vittime.

Stati Uniti
Il 26 marzo gli Stati Uniti sono diventati il paese con il più alto numero di contagi al mondo, superando la Cina e l’Italia. I contagi sono 85.996, con 1.201 vittime. La città più colpita è New York, con 23mila contagi e 365 vittime.

Canada
Il governo ha contestato il 26 marzo il progetto statunitense d’inviare l’esercito al confine tra i due paesi per contenere la pandemia. Ottawa ha definito il progetto “offensivo e inutile”. Finora nel paese ci sono stati 4.046 contagi e 39 morti.

Messico
Il 26 marzo l’ong Human rights watch ha definito “estremamente pericoloso” l’atteggiamento del presidente Andrés Manuel López Obrador nei confronti dell’epidemia. Secondo l’ong, López Obrador sta sottovalutando il Covid-19 e nascondendo alla popolazione informazioni importanti. Finora nel paese ci sono stati 585 contagi e otto morti.

Regno Unito
Il 27 marzo il primo ministro Boris Johnson è risultato positivo al tampone. Lo stesso giorno è risultato positivo anche il ministro della salute Matt Hancock. Nel frattempo, per la prima volta sono state registrate più di cento vittime in un giorno nel paese. La situazione è particolarmente grave a Londra, dove gli ospedali sono in difficoltà per il forte afflusso di pazienti con sintomi seri. Finora nel paese ci sono stati 11.816 contagi e 578 morti.

Spagna
Nelle ultime ventiquattr’ore sono state registrate 769 vittime, che portano il totale a 4.858. È il bilancio giornaliero più alto dall’inizio dell’epidemia. I contagi totali sono arrivati a 64.059, quasi ottomila in più rispetto al giorno prima.

Francia
L’epidemia sta accelerando, con quattromila nuovi contagi e 365 vittime il 26 marzo. La situazione più grave si registra nella regione del Grande Est e in quella dell’Île-de-France, dove si trova la capitale Parigi. Finora nel paese ci sono stati 29.581 contagi e 1.696 morti.

Cina
Il 26 marzo il governo ha annunciato la chiusura delle frontiere agli stranieri e una netta riduzione dei voli internazionali, a partire dal 28 marzo. Per la prima volta da tre giorni è stato registrato un nuovo contagio di Covid-19 di origine locale, oltre ai 54 di origine estera.

India
Il 27 marzo il governo ha stanziato 22 miliardi di dollari per aiutare i poveri ad affrontare l’epidemia. È prevista la consegna gratuita di generi alimentari e denaro ai più bisognosi. La cifra rappresenta però solo l’1 per cento del pil indiano. Finora nel paese ci sono stati 775 contagi e 20 morti.

Singapore
Il governo ha annunciato il 27 marzo nuove misure per contenere l’epidemia, tra cui la chiusura di bar e cinema e il divieto di assembramenti. Sono previste pene fino a sei mesi di prigione per chi non rispetta la distanza di un metro dagli altri. Finora nella città-stato ci sono stati 683 contagi e due morti.

Australia
Il 27 marzo un’équipe di ricerca ha avviato una sperimentazione su vasta scala per verificare se un vaccino contro la tubercolosi usato da decenni possa proteggere il personale sanitario dal nuovo coronavirus. Secondo i ricercatori, il farmaco Bcg potrebbe aumentare la risposta del sistema immunitario al Covid-19. Finora nel paese ci sono stati 3.143 contagi e 13 morti.

Sudafrica
Il 27 marzo sono entrate in vigore le misure di confinamento della popolazione, che dureranno almeno tre settimane. Per verificarne il rispetto sarà schierato l’esercito. Il giorno stesso il paese ha registrato le prime due vittime del Covid-19. Finora ci sono stati 927 contagi.

Repubblica Democratica del Congo
Il governatore di Kinshasa, Gentiny Ngobila, ha annunciato il 26 marzo il confinamento della popolazione a partire dal 28 marzo. Intanto nel paese è stato registrato il primo caso di contagio al di fuori della capitale, nella provincia orientale del Nord Kivu, che si sta appena riprendendo da un’epidemia di ebola. Finora nel paese ci sono stati 54 contagi e quattro morti.

Economia
Il 26 marzo i paesi del G20, riuniti per un vertice straordinario in videoconferenza, si sono impegnati a immettere più di cinquemila miliardi di dollari nell’economia mondiale per contenere le ripercussioni economiche della pandemia.

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