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  • 31 Mar 2020 07.58

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  • 30 Mar 2020 19.03

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  • 30 Mar 2020 18.49

Il parlamento ungherese concede poteri speciali a Viktor Orbán

Il 30 marzo il parlamento ungherese ha approvato con 137 voti favorevoli e 53 contrari i poteri straordinari chiesti dal governo di destra di Viktor Orbán per affrontare l’emergenza del nuovo coronavirus. La legge permette all’esecutivo di governare per decreto, cioè senza il controllo del parlamento, e non prevede limiti di tempo.

Orbán ha promesso di usare questi poteri in modo “proporzionato e razionale”. Ma la legge contiene anche altre misure definite molto preoccupanti dall’opposizione. Secondo molti potrebbe essere usata per limitare la libertà di stampa, dato che prevede di punire chi pubblica “notizie allarmanti” con una pena fino a cinque anni di prigione. Inoltre chi interferisce con le misure di quarantena e isolamento rischia fino a otto anni di reclusione. Più di centomila persone avevano firmato una petizione contro la legge.

“Il governo ha liquidato chiunque criticasse la legge dicendo che tifavano per il coronavirus”, commenta la giornalista ungherese Edit Zgut su Visegrad Insight. “È la stessa tattica usata durante la crisi dei migranti, quando tutti gli oppositori erano accusati di essere favorevoli all’immigrazione illegale. I sostenitori di Orbán continuano ad accusare i migranti di aver portato il coronavirus in Ungheria. Ma l’epidemia è solo un altro pretesto per consolidare il suo potere”.

  • 30 Mar 2020 18.30

Il punto sul coronavirus in Italia

Il 30 marzo, alle ore 18, il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha fatto il punto sulla diffusione del nuovo coronavirus (Sars-CoV-2) in Italia.

  • Il 30 marzo ci sono stati 4.050 nuovi contagi. Ieri erano stati 5.217. Le persone contagiate dall’inizio dell’epidemia sono 101.739, compresi i morti e i guariti.
  • Attualmente risultano positive 75.528 persone, 1.648 in più rispetto al 29 marzo.
  • Il 30 marzo ci sono stati 812 decessi, 56 in più rispetto a ieri. In totale sono morte 11.591 persone.
  • Il numero dei guariti sale a 14.620 persone, 1.590 in più rispetto al 29 marzo.
  • A oggi 43.752 persone sono in isolamento domiciliare e 3.981 sono nei reparti di terapia intensiva, 75 in più di ieri.
  • La situazione peggiore resta in Lombardia, dove 1.330 persone si trovano ricoverate nei reparti di terapia intensiva (2 più di ieri). I casi di contagio dall’inizio dell’epidemia sono 42.161.
  • Nelle ultime ventiquattr’ore in Italia sono stati effettuati 23.329 tamponi. Dall’inizio dell’epidemia ne sono stati effettuati 477.359.
  • La regione che ha effettuato più tamponi è la Lombardia (111.057), seguita dal Veneto (99.941). Quella che ne ha effettuati di meno è il Molise (955).
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I dati diffusi dalla protezione civile, anche se utili, vanno letti con cautela. A volte mancano quelli di una o più regioni, e soprattutto non sono omogenei, cioè i criteri con cui sono raccolti non sono gli stessi in tutte le regioni.

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L’azienda biotech Takis ha annunciato l’avvio in Italia della sperimentazione di cinque potenziali vaccini contro il nuovo coronavirus. I primi risultati saranno disponibili a maggio e i test sugli esseri umani potrebbero cominciare in autunno.

Il Comando dei carabinieri per la tutela della salute ha rivelato che dall’inizio di marzo sono stati sequestrati prodotti non autorizzati in tutta Italia, tra cui 17mila gel igienizzanti, 1,9 milioni di farmaci, 1.200 dispositivi medici e 170mila mascherine e guanti.

È salito a 63 il numero dei medici morti dall’inizio dell’epidemia in Italia. Gli operatori sanitari contagiati sono 8.358.

Ventinove persone positive al virus sono state denunciate il 29 marzo per violazione della quarantena.

  • 30 Mar 2020 18.27

Chi può metta

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Da Al Jazeera: “Chi può metta, chi non può prenda”. A Napoli qualcuno ha messo dei cesti per le donazioni per le persone in stato di bisogno, mentre l’Italia entra nella quarta settimana di confinamento per il coronavirus. Le autorità hanno fatto capire che le misure potrebbero essere estese oltre aprile: “Con i nostri comportamenti salviamo delle vite”.

  • 30 Mar 2020 17.48

La prima pagina di Le Monde

“Le democrazie alla prova dell’emergenza sanitaria”, 30 marzo 2020
  • 30 Mar 2020 16.44

Toronto compra case per i senza dimora

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Le autorità municipali hanno acquistato alcuni edifici, tra alberghi e immobili residenziali, per destinarli ai senza dimora della città canadese. La misura è stata decisa per prevenire focolai di Covid-19.

  • 30 Mar 2020 16.29

Il Portogallo regolarizza gli immigrati in attesa di permesso di soggiorno

In un centro di accoglienza per migranti a Fundão, Portogallo, il 9 luglio 2019. (Patricia De Melo Moreira, Afp)

Il governo socialista portoghese ha deciso di concedere un permesso di soggiorno provvisorio a tutti gli immigrati che ne avevano fatto richiesta prima del 18 marzo, quando è stato dichiarato lo stato di emergenza per l’epidemia di coronavirus. Inoltre saranno rinnovati automaticamente i permessi in scadenza. Il provvedimento sarà valido almeno fino al 1 luglio.

La misura si applica anche ai richiedenti asilo, e permette a chi è in possesso della richiesta di regolarizzazione di avere accesso al servizio sanitario nazionale, firmare contratti di lavoro, aprire conti correnti e accedere al welfare. Tra le prestazioni sociali garantite dovrebbero esserci anche gli aiuti previsti dal piano da 9,2 miliardi di euro approvato dal governo per far fronte all’emergenza, come il sussidio per i lavoratori costretti a restare a casa per assistere i familiari e per i contratti di lavoro sospesi. “Assicurare l’accesso dei cittadini immigrati alla salute e all’assistenza sociale è un dovere di una società solidale in tempi di crisi”, ha dichiarato il ministro dell’amministrazione interna Eduardo Cabrita.

Le associazioni portoghesi per i diritti dei migranti, che all’indomani della proclamazione dello stato d’emergenza avevano chiesto la regolarizzazione immediata per risolvere i problemi burocratici creati dalla chiusura degli uffici che si occupano delle pratiche, hanno applaudito la decisione del governo. Alcune di esse hanno però espresso dei dubbi a Público. La principale preoccupazione riguarda gli immigrati che non hanno fatto richiesta di regolarizzazione, e che resteranno esclusi da tutte le misure di emergenza. Inoltre le associazioni chiedevano che i permessi fossero approvati in via definitiva, invece al termine dell’emergenza le pratiche riprenderanno da dove erano state interrotte.

In Portogallo nel 2019 vivevano 580mila immigrati regolari, quasi centomila in più rispetto al 2018. La comunità più numerosa è quella brasiliana, che conta più di 150mila individui ed è in forte crescita. Finora nel paese sono stati registrati 5.962 casi di Covid-19 e 119 decessi.

La richiesta di regolarizzare subito gli immigrati in attesa di permesso di soggiorno è stata avanzata anche da una lista di associazioni italiane, all’interno di un appello che contiene anche altre proposte, come la chiusura dei Centri per il rimpatrio e dei Centri di accoglienza straordinari di accoglienza (Cas e Cara) che non permettono di adottare le misure di sicurezza necessarie contro il virus.

  • 30 Mar 2020 16.25

La prima pagina del New York Times

“In seguito alle pessime previsioni, Trump estende le misure restrittive”, 30 marzo 2020
  • 30 Mar 2020 14.58

Le notizie di oggi pomeriggio

Il bilancio dell’epidemia di coronavirus nel mondo è salito a 735.560 contagi e 34.830 vittime.

Portogallo
Il 29 marzo il governo guidato dal socialista António Costa ha annunciato che concederà il permesso di soggiorno a tutti gli immigrati e ai richiedenti asilo che ne hanno fatto richiesta, in modo che possano accedere alla sanità e ad altri servizi pubblici essenziali durante l’emergenza coronavirus. La misura resterà in vigore almeno fino al 30 giugno. Finora nel paese ci sono stati 5.962 contagi e 119 morti.

Spagna
Nelle ultime ventiquattr’ore sono state registrate 812 vittime, che portano il totale a 7.340. Più di 85mila persone sono state contagiate nel paese. Il 28 marzo il primo ministro Pedro Sánchez aveva annunciato la chiusura per due settimane di tutte le attività economiche non essenziali.

Germania
Il 29 marzo il ministro delle finanze Olaf Scholz ha contestato la decisione di Adidas ed H&M di sospendere il pagamento dell’affitto per i negozi costretti a chiudere a causa dell’epidemia. Scholz ha invitato le due aziende a contattare i proprietari per cercare una soluzione condivisa. Finora nel paese ci sono stati 62.435 contagi e 541 morti.

Russia
Il sindaco di Mosca Sergej Sobjanin ha proclamato il 29 marzo il confinamento a tempo indeterminato della capitale. È invece in corso in tutto il paese la chiusura delle attività lavorative ordinata dal presidente Vladimir Putin dal 28 marzo al 5 aprile. Finora nel paese ci sono stati 1.836 contagi e nove morti.

India
Centinaia di migliaia di migranti, rimasti disoccupati a causa delle misure di confinamento introdotte in tutto il paese il 23 marzo, stanno cercando di lasciare le città in cui vivono per raggiungere i loro paesi d’origine. Il governo teme che questo esodo di lavoratori disoccupati possa favorire la diffusione dell’epidemia. Finora nel paese ci sono stati 1.071 contagi e 29 morti.

Stati Uniti
Il 29 marzo il presidente Donald Trump ha prorogato fino al 30 aprile le misure di distanziamento sociale introdotte per contenere la pandemia. Secondo il consigliere del presidente Anthony Fauci, il Covid-19 potrebbe causare tra centomila e duecentomila vittime nel paese. Finora negli Stati Uniti ci sono stati 143.055 contagi e 2.436 morti.

Bolivia
Le forze di sicurezza hanno impedito il 29 marzo a più di cento boliviani provenienti dal Cile di rientrare nel paese. Il governo ha deciso la chiusura totale della frontiera, sia in entrata sia in uscita, per cercare di contenere l’epidemia. Finora nel paese ci sono stati 96 contagi e una vittima.

Brasile
Il 29 marzo Twitter ha cancellato due video postati dal presidente Jair Bolsonaro in cui si fermava a parlare con degli abitanti di Brasília, in violazione delle raccomandazioni del governo per contenere l’epidemia. Il social network ha applicato le sue nuove regole sulla pubblicazione di contenuti che possono alimentare comportamenti inopportuni aumentando i rischi di contagio. Finora nel paese ci sono stati 4.256 contagi e 136 morti.

Nigeria
Il presidente Muhammadi Buhari ha proclamato il 29 marzo il confinamento totale della popolazione della capitale Abuja e della metropoli di Lagos. Finora nel paese ci sono stati 111 contagi, senza vittime.

Zimbabwe
Il 30 marzo sono entrate in vigore in tutto il paese le misure di confinamento della popolazione. Per assicurarne il rispetto nella capitale Harare è stata schierata la polizia antisommossa. Finora nel paese ci sono stati sette contagi e una vittima.

Libia
Il 29 marzo il ministero della giustizia ha annunciato la liberazione di 466 detenuti per cercare di evitare la diffusione dell’epidemia nelle prigioni della capitale Tripoli. Il giorno stesso cinque contagi sono stati registrati a Misurata, nel nordovest del paese. Finora in Libia ci sono stati otto contagi, senza vittime.

Tunisia
Centocinquanta dipendenti di un’azienda vicino a Tunisi, in maggioranza donne, si sono messi in quarantena nello stabilimento per produrre migliaia di mascherine e contribuire così alla lotta all’epidemia. Finora nel paese ci sono stati 312 contagi e otto morti.

Aviazione
Il 30 marzo la compagnia aerea britannica Easyjet ha annunciato che l’intera flotta resterà a terra a tempo indeterminato a causa della pandemia. Negli ultimi giorni l’azienda aveva operato circa 650 voli per rimpatriare nei loro paesi 45mila persone.

  • 30 Mar 2020 13.14

Quanti erano davvero i casi di Covid-19 in Italia a fine febbraio

Alla fine di febbraio i casi di Covid-19 in Italia erano probabilmente più di quelli che risultavano dalle stime ufficiali. Questo aspetto è importante per capire l’andamento dell’epidemia.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet Infectious Diseases, al 29 febbraio i casi non individuati erano tra 1.500 e 4.000. I casi confermati, secondo le autorità sanitarie, erano invece 1.128. Di conseguenza tra il 27 e il 72 per cento dei casi non sarebbe stato individuato.

La ricerca è stata sviluppata da un gruppo di ricercatori canadesi che si è basato sui contagi all’estero e sugli spostamenti aerei delle persone. Tra il 25 e il 29 febbraio sono stati individuati 46 casi di Covid-19 all’estero, di persone provenienti dall’Italia o venute a contatto con viaggiatori dall’Italia. È stato considerato il traffico passeggeri e la durata media del soggiorno in Italia.

È stato anche ipotizzato che l’epidemia in Italia sia cominciata un mese prima del 29 febbraio. Considerando tutti questi fattori si è arrivati alla stima dei casi non riportati. L’epidemia era quindi probabilmente più estesa di quanto risultava dai dati ufficiali, con una diffusione del virus paragonabile a quella in Corea del Sud.

  • 30 Mar 2020 12.29

Le notizie di stamattina

Scelte dalla redazione di Good Morning Italia

Usa in affanno
I contagiati da coronavirus in tutto il mondo sono più di 707mila con oltre 33.500 decessi (Ft). Gli Usa contano oltre 135mila casi e 2.400 morti. Ma il capo dell’istituto per le malattie infettive Anthony Fauci ha detto che le vittime americane potrebbero arrivare a 200mila, con un totale di milioni di contagiati (Ap).

A oltranza Secondo il presidente Donald Trump se l’amministrazione riuscisse a contenere l’infezione fino a non superare le 100mila vittime “avremmo fatto un gran bel lavoro” (Guardian). Il picco potrebbe arrivare tra un paio di settimane, ha affermato, annunciando l’estensione delle misure di distanziamento sociale almeno fino al 30 aprile (Bbc).

Situazione d’emergenza In particolare difficoltà è lo stato di New York con quasi 60mila casi e oltre 1.000 morti. Sia il governatore Andrew Cuomo sia il sindaco Bill De Blasio hanno sottolineato l’emergenza legata alla mancanza di materiale sanitario (Nyt). Dopo che la Casa Bianca ha escluso una chiusura totale, il Centro per il controllo delle malattie infettive ha chiesto di ridurre all’essenziale gli spostamenti da e verso lo Stato di New York, il New Jersey e il Connecticut (Cnbc).

Grande Fratello Il governo americano ha iniziato a tracciare gli spostamenti dei cittadini monitorando i loro smartphone per provare a fronteggiare l’epidemia (Wsj)

• Le due settimane che hanno cambiato gli Usa (Cnn).

Fronte europeo

Blocco prolungato La numero due della sanità britannica Jenny Harries ha detto che potrebbero servire sei mesi per tornare alla normalità e rimuovere le restrizioni imposte (Guardian). E in una lettera ai cittadini il premier Boris Johnson ha ammesso che “le cose andranno ancora peggio prima che possano migliorare” (Bbc). Intanto i decessi nel paese sono ormai 1.228, con un incremento di 209 casi in un solo giorno. In totale i positivi hanno superato quota 19.500 (The Independent).

Crescita inarrestabile In Spagna i contagi sono saliti quasi a 79mila e i decessi oltre quota 6.500. In una sola giornata sono stati registrati altri 838 morti. Il governo spagnolo ha approvato la chiusura di tutte le attività produttive nel paese, eccezion fatta per le filiere essenziali (El Mundo). L‘“ibernazione” costerà almeno 4 punti di Pil, pari a 49 miliardi di euro, calcola El País.

Tragedia tedesca Il ministro delle finanze dell’Assia Thomas Schäfer si è tolto la vita: a spingerlo sarebbero stati lo stress e i timori causati dalla pandemia nel land tedesco (Dw). I contagiati in tutto il paese sono saliti a oltre 52.500 con 369 morti (Reuters).

Sulla stessa barca Il Portogallo ha deciso di concedere il permesso di soggiorno a tutti gli immigrati che ne avevano fatto richiesta prima del 18 marzo, in modo da garantire loro accesso alle cure e ai servizi durante l’emergenza coronavirus (Repubblica).

Bollettino italiano

Secondo i dati forniti dalla Protezione civile, in Italia i soggetti positivi sono aumentati di 3.815 unità e hanno toccato quota 73.880. Il numero dei decessi è salito a 10.779, con un incremento di 756 casi. I guariti in una giornata sono cresciuti di 646, portando il totale a 13.030. Dall’inizio dell’epidemia si contano 97.689 persone contagiate (RaiNews 24).

• Come rallenta il tasso di crescita dei contagiati (Corriere).
• Il piano anti-pandemia andato in tilt (La Stampa).
• La mappa per visualizzare il crollo degli spostamenti in Italia (Repubblica).

In prima linea È salito a oltre 4mila il conto degli infermieri contagiati, mentre in quasi 9.500 hanno risposto al bando della Protezione civile per 500 nuovi posti (Ansa). Intanto sono arrivati in Italia 30 tra infermieri e medici albanesi destinati a dare supporto agli Spedali Civili di Brescia (Adnkronos). “Non dimentichiamo l’Italia che ci ha aiutato”: il discorso del premier albanese Edi Rama (Repubblica).

Sguardo ottimista L’assessore al welfare della Lombardia Giulio Gallera ha detto che la regione potrebbe aver già superato il suo picco, dopo aver comunicato gli ultimi dati che parlano di 1.592 contagiati in più rispetto al giorno precedente e con 416 nuovi decessi in 24 ore (Adnkronos).

Restrizioni prolungate Parlando a Sky TG24 il ministro degli affari regionali Francesco Boccia ha confermato che le misure restrittive verranno prorogate oltre la data del 3 aprile, aggiungendo che si sta lavorando per superare la crisi legata alla mancanza di mascherine con un maxi ordine alla Cina. Una cauta riapertura a scaglioni potrebbe avvenire dopo la metà di aprile. Ma sul Corriere Matteo Renzi chiede ancora di riaprire le aziende.

Soldi in arrivo Un’ordinanza della Protezione civile ha fissato i criteri per la ripartizione dei 400 milioni di euro destinati ai comuni per affrontare l’emergenza alimentare attraverso l’emissione dei buoni spesa (Il Sole 24 Ore). A Roma sono andati circa 15 milioni, meno del 4 per cento del totale, a Milano invece 7, 3 milioni, l’1,8 per cento del totale (Corriere).

Piani B Secondo Silvio Berlusconi, intervistato da Repubblica in quarantena a Nizza, “la competenza e l’autorevolezza di Mario Draghi sarebbero utili per far ripartire l’Italia”. Dalle colonne de La Stampa il sindaco di Milano Beppe Sala chiede invece “una nuova Costituente”: riforme di alto profilo e smantellamento della burocrazia per uscire dalla crisi.

Dal mondo

Fuga di massa L’imposizione del lockdown a livello nazionale con appena 4 ore di preavviso ha portato centinaia di migliaia di indiani ad abbandonare New Delhi per ritornare nei propri villaggi d’origine (Nyt). Il premier Narendra Modi ha chiesto scusa per l’impatto delle misure su milioni di poveri: “Non c’è altro modo per fermare il virus” (Bbc).

Alzare la guardia Mentre la Cina è impegnata a evitare una nuova ondata di infezioni causata da casi provenienti dall’esterno del paese (Reuters), stanno emergendo dubbi sul conteggio ufficiale delle vittime a Wuhan (Il Sole 24 Ore).

Continente in bilico L’Africa si trova in un momento decisivo per evitare che la diffusione del virus possa provocare una catastrofe umanitaria ed economica, scrive il Financial Times. Intanto è stato imposto il lockdown a Lagos, capitale della Nigeria che conta 20 milioni di abitanti (Cnbc).

Senza pace Anche la Siria ha registrato la sua prima vittima causata da Covid-19. Ora il timore è che l’epidemia possa prendere piede nel paese (Reuters).

Sport

Tutto fermo “Riprendere le partite il 3 maggio è irrealistico” ha dichiarato il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, che oggi estenderà il blocco anche agli allenamenti (Gazzetta). Verso la cancellazione anche il torneo di tennis di Wimbledon, mentre il Roland Garros verrà rinviato (Eurosport).

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