22 giugno 2020 12:06

Serbia
Il Partito progressista serbo (Sns) del presidente Aleksandar Vučić ha vinto le elezioni legislative del 21 giugno con circa il 63 per cento dei voti. Il partito, di orientamento nazional-conservatore, ha ottenuto 189 seggi sui 250 del parlamento, contro i 131 della legislatura precedente. La netta vittoria dell’Sns, al potere dal 2012, è stata favorita dalla decisione dei principali partiti d’opposizione di boicottare il voto, convinti che nel paese non ci siano le condizioni per svolgere elezioni democratiche.

Yemen
Il 20 giugno i separatisti del Consiglio di transizione del sud hanno annunciato di aver assunto il controllo dell’isola strategica di Socotra, che si trova nel mar Arabico, al largo del corno d’Africa. I separatisti, che hanno la loro base ad Aden, avevano proclamato l’autonomia del sud il 26 aprile denunciando il fallimento di un accordo di pace con il governo. I ribelli huthi controllano invece vaste aree nel nord del paese, compresa la capitale Sanaa.

Libia
Il 21 giugno il governo di accordo nazionale, guidato da Fayez al Sarraj e riconosciuto dalle Nazioni Unite, ha definito “una dichiarazione di guerra” la minaccia dell’Egitto d’intervenire militarmente nel conflitto in corso nel paese. Il giorno prima il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi aveva affermato che l’avanzata delle forze governative verso Sirte potrebbe portare a un intervento diretto del Cairo. L’Egitto sostiene le forze del generale Khalifa Haftar, l’uomo forte dell’est del paese.

Algeria
Un tribunale di Algeri ha condannato il 21 giugno a un anno di prigione Amira Bouraoui, attivista del movimento hirak e nota oppositrice dell’ex presidente Abdelaziz Bouteflika. Bouraoui, 44 anni, è stata riconosciuta colpevole di sei capi d’imputazione, tra cui offesa all’islam, offesa al presidente Abdelmadjid Tebboune e “pubblicazione sui social network di contenuti che mettono a rischio l’unità nazionale”.

Stati Uniti
Il 20 giugno il presidente Donald Trump ha licenziato il procuratore federale di Manhattan Geoffrey Berman, che in precedenza aveva rifiutato di dimettersi. Berman ha condotto le inchieste contro Michael Cohen e Rudy Giuliani, rispettivamente l’ex e l’attuale avvocato personale di Trump. I democratici accusano il presidente di voler fermare le inchieste.

Cina
Il 20 giugno l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua ha svelato i dettagli di un progetto di legge del governo cinese per la sicurezza nazionale a Hong Kong. Prevede la creazione di un organismo di sicurezza che risponderà direttamente a Pechino e la possibilità per la leader dell’esecutivo Carrie Lam di nominare alcuni giudici. Secondo il movimento per la democrazia la legge mette a rischio l’autonomia di Hong Kong.

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