26 giugno 2020 12:00

Stati Uniti
Il 25 giugno la camera dei rappresentanti, controllata dai democratici, ha approvato un progetto di legge di riforma della polizia. Hanno votato a favore anche tre deputati repubblicani. La legge, dedicata a George Floyd, prevede il divieto assoluto delle manovre di soffocamento e limita l’immunità dei poliziotti. È molto improbabile che il senato, a maggioranza repubblicana, possa approvare il testo e comunque il presidente Donald Trump ha fatto sapere che userebbe il suo potere di veto.

Russia
Il 25 giugno gli elettori hanno cominciato a votare in un referendum costituzionale che permetterà al presidente Vladimir Putin di restare al potere fino al 2036. La riforma prevede anche d’inserire nella costituzione una definizione del matrimonio come “unione eterosessuale”. Secondo l’istituto di sondaggi Levada, negli ultimi due anni la popolarità di Putin è scesa dal 79 al 59 per cento. Il voto si concluderà il 1 luglio.

Francia
La corte europea dei diritti umani ha condannato il 25 giugno il paese per il respingimento verso le Comore di due bambini di cinque e tre anni entrati illegalmente a Mayotte, un dipartimento d’oltremare francese, nel novembre del 2013. I giudici hanno rilevato sette violazioni della convenzione europea dei diritti umani.

Iraq
Tredici combattenti del gruppo filoiraniano Kataib Hezbollah sono stati arrestati a Baghdad nella notte tra il 25 e il 26 giugno per il lancio di razzi contro obiettivi statunitensi nel paese. Almeno 33 attacchi contro soldati o diplomatici statunitensi sono stati registrati dall’ottobre del 2019. Il primo ministro Mustafa al Kadhimi aveva promesso a Washington di punire i responsabili.

Israele-Palestina
Il 25 giugno l’organizzazione palestinese Hamas ha avvertito che un’eventuale annessione di alcune aree della Cisgiordania da parte di Israele equivarrebbe a “una dichiarazione di guerra”. Nei giorni scorsi il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres aveva chiesto al governo israeliano di rinunciare al progetto, che costituirebbe “una grave violazione del diritto internazionale”. A partire dal 1 luglio il governo israeliano si pronuncerà sull’applicazione del piano statunitense per il Medio Oriente.

Malawi
Secondo l’emittente pubblica Mbc, il leader dell’opposizione Lazarus Chakwera è in testa nelle elezioni presidenziali del 23 giugno con il 60 per cento dei voti, contro il 38,9 per cento del capo di stato uscente Peter Mutharika. La commissione elettorale non ha ancora comunicato i dati ufficiali.

Repubblica Democratica del Congo
Il 25 giugno il ministro della salute Eteni Longongo ha annunciato la fine della decima epidemia di ebola nel paese, che dall’estate del 2018 ha causato la morte di 2.287 persone nella provincia orientale del Nord Kivu. Più di 320mila persone sono state vaccinate. Nel nordovest del paese è in corso un’altra epidemia di ebola, l’undicesima, in cui finora sono morte 13 persone.

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