27 agosto 2020 14:12

I casi totali di covid-19 si avvicinano rapidamente alla soglia dei 25 milioni, mentre i morti sono più di 826mila. Circa la metà dei contagi è avvenuta nei quattro paesi che sono tuttora quelli più in difficoltà: Stati Uniti (quasi sei milioni di contagi), Brasile (3,7 milioni), India (3,3 milioni) e Russia (quasi 973mila).

  • Mentre in tutti i paesi diventa sempre più centrale la questione di come far tornare gli alunni a scuola in sicurezza, il 26 agosto l’Unicef ha pubblicato un nuovo rapporto sulle conseguenze della pandemia sull’accesso all’istruzione. Secondo l’agenzia dell’Onu, negli ultimi cinque mesi 1,5 miliardi di bambini e ragazzi nel mondo sono stati costretti a rimanere a casa per minimizzare i rischi di contagio. Di questi quasi 500 milioni (più del 30 per cento) non hanno avuto accesso agli strumenti dell’apprendimento a distanza. Gli alunni più colpiti sono stati quelli dell’Africa subsahariana, dove più della metà dei ragazzi e delle ragazze è stato tagliato fuori. Ma dati simili si registrano anche in Medio Oriente, in Nordafrica e nell’Europa dell’est.
  • Uno studio condotto da ricercatori di vari paesi, pubblicato il 26 agosto sulla rivista Nature, conferma che il Sars-cov-2 colpisce in modo più grave gli uomini, in particolare quelli che hanno più di sessant’anni. Akiko Iwasaki dell’università statunitense di Yale, che ha guidato la ricerca, spiega che gli uomini producono una risposta immunitaria più debole rispetto alle donne. Di conseguenza gli uomini, soprattutto se anziani, potrebbero dipendere in misura maggiore dal vaccino per proteggersi dall’infezione. Secondo i ricercatori, nelle donne il sistema immunitario reagisce prima e in maniera più forte probabilmente perché predisposto per combattere patogeni che minacciano il feto. Allo stesso tempo, un sistema immunitario in costante stato di allerta può essere pericoloso: la maggior parte delle malattie autoimmuni – caratterizzate da una risposta immunitaria eccessiva – è più prevalente nelle donne.
  • Negli Stati Uniti i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) hanno annunciato nuove linee guida sui tamponi che potrebbero ridurre il numero di persone che si sottoporranno al test. Le nuove regole prevedono che le persone senza sintomi non vengano più testate. Molti esperti sanitari hanno criticato la decisione, sostenendo che d’ora in poi sarà ancora più difficile rintracciare le persone infette e quindi arginare l’epidemia. Molti studi, infatti, sostengono che le persone asintomatiche potrebbero essere tra i maggiori diffusori del virus. La scelta è stata invece difesa dal presidente Donald Trump, che con l’avvicinarsi delle elezioni ha fatto sempre più pressioni sulle autorità sanitarie per ridurre il numero dei test, in modo da abbassare i dati ufficiali sui contagiati.
  • Intanto i contagi continuano ad aumentare in molti paesi europei. Il 26 agosto la Germania ha registrato 1.507 nuovi casi, confermando il trend di crescita cominciato a inizio luglio. Nel paese è in vigore un divieto agli eventi pubblici come concerti, festival e incontri sportivi con il pubblico, ma il provvedimento scadrà alla fine di ottobre. Il governo di Angela Merkel sta valutando la possibilità di prorogarlo fino alla fine dell’anno. In Italia i nuovi casi sono stati 1.367, il dato più alto da maggio, quando il paese era ancora in lockdown. Ma il paese più in difficoltà nel continente sembra essere la Francia, che ha segnato il dato giornaliero più alto dal 14 aprile (5.429 contagi).
  • In America Latina preoccupa l’andamento dei contagi in Argentina. Il paese non è stato colpito duramente nella prima fase della pandemia, tra marzo e maggio, ma da allora i nuovi contagi non hanno smesso di crescere. Il 26 agosto hanno raggiunto un nuovo record (10.550) e ci sono stati 276 morti. Di recente il governo ha deciso di estendere il lockdown nella zona più colpita, la regione di Buenos Aires, e decine di migliaia di persone hanno manifestato contro questa decisione.
  • In Ruanda è stato esteso il coprifuoco a livello nazionale e sono stati ulteriormente limitati gli spostamenti nell’area di Risizi, dopo il recente aumento dei contagi. Il Ruanda è stato uno dei primi paesi africani a imporre un lockdown rigido, il 22 marzo. Le restrizioni sono state ammorbidite a inizio maggio. Ma di recente i contagi sono aumentati, con 3.625 casi negli ultimi dieci giorni
  • Nella Striscia di Gaza è stato imposto il lockdown fino al 30 agosto, dopo che le autorità palestinesi hanno registrato 26 nuovi casi e due morti.
  • La Corea del Sud ha registrato il più alto numero di contagi giornalieri dal 5 marzo (441). Intanto la banca centrale ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita, sostenendo che l’economia nazionale si contrarrà dell’1,3 per cento nel 2020. Prima della pandemia era prevista una crescita prevista del 2,1 per cento.
  • Il 27 agosto l’India ha registrato il dato più alto nel numero di nuovi contagi dall’inizio dell’emergenza (75mila) e ha superato la soglia dei 60mila morti. In Cina invece i contagi continuano a diminuire. Il 26 agosto il paese ha registrato 8 nuovi casi, tutte persone arrivate da altri paesi.

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