02 novembre 2020 16:12
  • Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha affermato il 2 novembre durante un comizio in Florida che potrebbe licenziare il dottor Anthony S. Fauci, l’immunologo a capo della task force contro il covid-19, dopo le elezioni. “Non ditelo a nessuno, ma lasciatemi aspettare un po’ dopo le elezioni. Apprezzo il consiglio”, ha risposto il presidente alla folla che ha chiesto a gran voce il licenziamento del medico. Il dottor Fauci, che in diverse occasioni si è dimostrato critico sulla gestione della pandemia da parte della Casa Bianca, ha affermato durante un’intervista al Washington Post del 31 ottobre che gli Stati Uniti “non potrebbero essere posizionati in maniera peggiore in vista dell’inverno, con un numero maggiore di persone che si riunirà in casa”. Negli Stati Uniti il 1 novembre i nuovi casi positivi sono stati 71.321, mentre i casi totali attualmente attivi sono 6.340.918.
  • Un giudice della corte suprema di Vittoria, lo stato più colpito dal covid-19 in Australia, ha archiviato il ricorso presentato contro il coprifuoco imposto dal governo dello stato ad agosto. L’azione legale era stata intrapresa il 14 settembre da Michelle Loielo, aspirante parlamentare del Partito liberale, in cui sosteneva che il coprifuoco imposto per contenere i contagi era sproporzionato e violava i diritti umani dei cittadini. Secondo il giudice Tim Ginnane, le rigide misura imposte dal premier Daniel Andrews sono state una risposta proporzionata e necessaria e non hanno violato i diritti umani. La sentenza arriva dopo che lo stato del Vittoria non ha registrato alcun caso positivo e decesso per il terzo giorno consecutivo. Mentre nel resto del paese i nuovi casi positivi nelle ultime 24 ore sono stati sei.
  • Il settore manifatturiero in Cina sta crescendo, dando un ulteriore slancio all’economia del paese che si sta rapidamente riprendendo dall’impatto del covid-19. Grazie alla crescita della domanda interna l’indice manifatturiero è salito a ottobre a 53,6 punti, contro i 53 di settembre: una crescita così alta non si registrava dal gennaio 2011. Anche in India l’indice manifatturiero è salito fino a 58,9 punti questo mese: il più alto dalla metà del 2008. Il settore comincia a riprendersi dai danni economici causati dal covid-19 grazie all’allentamento delle restrizioni nel paese, all’aumento della domanda interna e delle esportazioni. Ma in India è stato registrato un calo del tasso di occupazione dovuto alla necessità delle fabbriche di aderire alle linee guide del governo, tra cui il distanziamento fisico, per contenere i contagi.
  • La procura di Parigi ha aperto un’indagine contro i tweet razzisti nei confronti della comunità asiatica, accusata di essere all’origine della trasmissione del covid-19, che hanno circolato su Twitter dopo l’annuncio delle nuove restrizioni e dell’aumento dei contagi in Francia. Secondo gli screenshot pubblicati sulla pagina Facebook dell’Associazione dei giovani cinesi di Francia (Ajcf), i tweet invitavano i cittadini “ad attaccare fisicamente ogni cinese incontrato per strada”. Le indagini sono state aperte per “provocazione pubblica a commettere atti contro l’integrità fisica di una persona per motivi razzisti”. In risposta, Twitter ha eliminato alcuni dei tweet più violenti e la Lega internazionale contro il razzismo e l’antisemitismo in Francia ha chiesto la chiusura degli account che si nascondono dietro questi messaggi d’odio e di violenza.
  • Il 1 novembre i contagi in Europa hanno superato i dieci milioni: sono raddoppiati in soli 32 giorni. Alcuni paesi, come la Francia e la Germania, hanno imposto nuovamente rigide misure per contenere i contagi. Nel Regno Unito, il primo ministro Boris Johnson ha annunciato dal 5 novembre la chiusura di pub, ristoranti e della maggior parte dei negozi al dettaglio. Secondo i dati del New York Times, nel paese il tasso dei decessi è il più alto d’Europa con 58.925 vittime. Anche in Portogallo il primo ministro ha annunciato nuove misure restrittive per le zone più colpite dal covid-19: dal 4 novembre interesseranno circa il 70 per cento della popolazione. Ai residenti di queste aree sarà concesso uscire di casa solo per andare al lavoro, fare la spesa e andare a scuola. Inoltre, dalle aziende sarà favorito lo smart working e le attività commerciali e i ristoranti dovranno chiudere entro le 22.
  • In Russia, i contagi stanno aumentando nelle regioni più isolate del paese che erano state risparmiate durante la prima ondata di contagi. Il presidente Vladimir Putin ha delegato alle autorità regionali tutte le decisioni relative alle misure di restrizioni per contenere i contagi, come la chiusura delle aziende o delle scuole. In alcune regioni il sistema sanitario è in difficoltà e il 95 per cento dei posti letto negli ospedali è occupato. I 18.257 nuovi contagi delle ultime 24 ore hanno portato il numero dei casi attualmente attivi a 1.264.506: tra questi il 98 per cento dei casi è ricoverato in ospedale. Dall’inizio della pandemia i casi positivi in Russia sono stati 1.655.038: il quarto numero più alto al mondo dopo Stati Uniti, India e Brasile.
  • Con l’aiuto dell’infografica, il settimanale statunitense Science descrive la trasmissione del nuovo coronavirus negli “eventi superdiffusori”, situazioni in cui poche persone (anche una sola) ne contagiano molte. Science parte dalla ricostruzione di un caso di studio: il convegno della casa farmaceutica Biogen, con circa 200 persone, che si è tenuto a Boston lo scorso febbraio. Una persona positiva al virus ne ha contagiate 97, tra i partecipanti al convegno e i loro familiari. Da lì, il virus si è diffuso in Massachusetts e in altri stati, con decine di migliaia di casi solo nell’area di Boston.
  • Eventi di superdiffusione del covid-19 sono stati segnalati in tutto il mondo. In diversi tipi di luoghi: bar, palestre, fabbriche, scuole, chiese, navi, eccetera. Il covid-19, come molte altre malattie, si trasmette da persona a persona. Il tasso di riproduzione, R, indica il numero di individui che, in media, una singola persona contagia. Se R è 2, significa che un positivo contagia in media due individui. Perché un’epidemia sia sotto controllo, R deve essere inferiore a 1. Ma in realtà, continua Science, le cose sono un po’ più complicate e le medie non sempre aiutano a capire bene un fenomeno. C’è un altro indicatore importante da considerare, il fattore k, che ci dice come si diffonde il virus: in modo uniforme o per grandi raffiche. Il sars-cov-2 è un virus che tende a procedere per cluster (gruppo di casi derivati da uno stesso ceppo, che si sono verificati in un determinato luogo e periodo temporale): la maggior parte delle persone non infetta nessuno, mentre una piccola percentuale di individui è responsabile della maggior parte della trasmissione. Uno studio pubblicato ad aprile ha stimato che il 10 per cento dei pazienti è responsabile dell’80 per cento della diffusione. Un altro studio recente ha concluso che l’8 per cento delle persone infette ha causato il 60 per cento dei casi secondari; il 70 per cento degli individui non ha trasmesso il virus a nessun altro. Se una minoranza di casi porta alla maggior parte dei contagi, per contenere l’epidemia bisognerebbe spezzare queste catene di trasmissione. Ma come? Una strategia chiave consiste nell’evitare le condizioni che favoriscono la superdiffusione: spazi chiusi con scarsa ventilazione, assembramenti e contatti ravvicinati.

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